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[il corsivo azzurro è grafia di altri]



          Roma, 21 luglio 1915


 Eccellenza,


 Il sac. Carlo Pensa, cappellano militare, già della 2a Compagnia di sanità,

e addetto all’ospedale da campo 024, 6o Corpo d’Armata, 2a Armata, -

è Direttore della Colonia agricola di Montemario in Roma,

ove trovansi ricoverati oltre 80 orfanelli, superstiti la maggior parte

del terremoto abruzzese.

 La sua lontananza reca danno gravissimo agli infelici ragazzi

ai quali non si poté fin’ora in altro modo provvedere.

D’accordo con Mons. Cerrati, Vicario del di sua Eccell. rev.ma Mg.r Bartolomasi,

Vescovo dell’Esercito, prego concedere voglia concedersi

che il detto cappellano don Pensa Carlo venga assunto quale scrivano

presso l’ufficio della del Vescovo Castrense in Roma, - ove sono posti vacanti, -

affinché egli possa, trovandosi qui, occuparsi, almeno in parte,

dei poveri orfanelli ai quali dal giorno del disastro egli ha fatto da padre.

 Essi insieme col sottoscritto saranno fermamenti perennemente grati

a vostra Eccellenza.

 Con profondo ossequio

 dev.mo

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