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 Nobilissimo sig.ra Contessa,


 Ricevo il suo espresso; in questi giorni non mi sono sentito tanto bene,

e anche pensavo che vostra signoria nobilissima avrebbe ricevuti avuto da Giuliani

ogni relazione sulla piega che all’ultimo momento presero le cose qui.

 Non saprei ben dirle se sia più possibile o conveniente vedere di venire

ad un componimento; per parte di Sofio crederei di sì, per alcuni del sottocomitato,

sempre incontentabili, forse ci saranno delle difficoltà.

 Se il comm.r De-Giorgi potesse fare una corsa a Messina,

credo sarebbe questa la via più breve e sicura:

egli e il prefetto mi pare potrebbero accomodare ogni cosa, - con un po’ di pazienza,

poiché alcuni sono caratteri un po’ difficili ma poi penso -

e l’ho detto al prefetto dopo la nostra ultima riunione -

tutti desiderano vivamente di restare, mentre fanno il gesto di volersene andare, -

questo popolo è molto bambino, anche nei suoi uomini.

 È questione di dar loro un contentino e di salval dare anche loro il modo di salvarsi

in quella che per essi è la loro dignità, e poi, a parer mio, tutto è a posto:

qui siamo in Ispagna: bisogna ben tenere conto di questo.

 Sofio ora è a Palermo, ma sarà...

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