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           [Febbraio 1915]


 Nobilissima sig.ra Contessa,


Sono Compiono oggi cinquanta giorni dacché ho lasciato i miei figlioli

per venire qui qui.

 Non è che a me mi rincresca lo stare st qui, per me sono tutti miei figlioli

nella vita di Ma appunto perché sono tutti miei figlioli,

non devo dimenticare gli altri per questi.

 Ora, come ella sa io tengo diciotto altri Istituti che sono l’ani pure i miei figlioli

In tutto questo temp

 Da quando venni io non scrissi che in tutto ebbi tempo a scrivere

che due o tre lettere in tutto per la direzione genera e pel e governo

dei diversi miei Istituti.

Io ora domando chiedo sento quindi il bisogno e il dovere di fare un giro,

per almeno una breve visita ad alcuni di essi.

 Qui le cose sono ora abbastanza avviate, e in pochi giorni io con non molto

potrei dare l’ultima mano, e rimettere tutto in mano potrei

e definitivamente lasciare questo poi Avezzano.

Che Come non sono alieno dall’occuparmi ancora di qui,

ma manderò un biglietto per non essere di aggravio ai miei figli

¨