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         [Tortona, li] 22 Sett. [191]3


 Nobilissima sig.ra Contessa,


 Ho ricevuto la gentilissima sua lettera,

della signoria su e non risposi poiché in essa mi diceva che sino al XX corr.

non sarebbe stata in S. Ilario d’Enza. Poi sono stato fuori e tornaji jeri a sera.

Anch’io Mi spiace Provo dispiacere che alla Giostra non si ancora a posto.

Mi farò dovere venire entro il mese, e almeno fino a Piacenza preverràò

anche con telegramma.

 Non mi è dato ora poter determinare il giorno.

 Ho anch’io qualche dispiacere: oggi poi - che è l’addolorata la Mater dolorosa

la Madonna ha mi ha proprio disposto che mi si trapassasse l’anima.

 Ringrazio Dio che della forza che mi dà: oggi io mi sento più sacerdote cristiano

e più sacerdote,

Benché E di tutto questo benediciamo il Signore Iddio e mi valga ad amarlo

in che mi fa tanto soffrire.

 Per ora non vado al Brasile devo desidero stare qui ove posso purificarmi il dolore

mi purifica

 Preghiamo!

 Invio i più devoti ossequî alla sua figliola Teresa e ai figli,

e dico al mio angelo custode di portare alla piccina la mia benedizione di sacerdote.

 E lei, nobilissima sig.ra Contessa mi creda dev.mo suo servitore

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