V050T139 V050P185b
[Tortona, li] 23 Sett. [191]3
Nobilissima sig.ra Contessa,
Ricevo suo espresso del 21 c.
A quest’ora ella avrà avuto la mia di jeri.
Conosco il cappellano del villaggio Regina Elena. Egli è un ottimo sacerdote,
già tenente del R. Esercito, e che sa bene le lingue moderne specialmente l’inglese.
È anche professore.
Sarà ottima cosa che l’insegnamento religioso sia impartito da lui,
al quale spetta anche per ufficio.
Ho cercato che fosse destinato al villaggio R. E.
perché lo ritenni dei migliori del clero di Messina, e fui lietissimo quando Mg.r D’Arrigo,
l’Arcivescovo gli assegnò quel posto.
Mi risulta che il Duca D’Ascoli gli fece elevare lo stipendio,
per cui ora egli può vivere con qualche comodità e avere da fare elemosina ai poverelli,
mentre
prima non era possibile vivere la
vita di un sacerdote al villaggio,
poiché non c’era che qualche decina di lire al mese.
Avverto che parlo del parroco del villaggio R. E., non del parroco della Annunziata,
che è appena al di là del padiglione, il prete che è alla Annunziata è ben altra cosa.
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