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Avezzano, 12 Aprile [1]915
Nobilissima signora, [Spalletti]
Mi
hanno riferito del molto bene So quanto
che vostra signoria nobilissima
fa
all’ospedale del Bambin Gesù e per
gli agli orfanelli
e
Minorenni di per
piccoli bambini malati venuti da questi paesi devastati
dal terremoto
della Marsica.
e
La vengo mi prendo Ciò mi dà
fiducia conforta e mi dà fiducia
di
rivolgermi alla sua bontà per pregarla di compiere
volere
verso
un povero fan uno di
codesti poveri bambini compiere l’opera buona
della sua carità
In
codesto Ospedale del vi è Vi deve essere costì il
bambino Pasquale Ranalli,
di forse due anni, del vivente Ansideo da Collarmele, orfano di madre.
Questo
Codesto piccino mi venne tanto
da tempo assai raccomandato,
prima
e poi anche poi dal padre che fu qui da me, per
quando mi sono
interessato potei
mi
interessai al suo suo
caso pietoso.
Egli
mi Io dovrei cercare un
posto ho promesso al padre di trovare al piccino
un posto ove fosse preso gratuitamente e cresciuto ed educato all’onesto vivere cristiano
e civile, senza gravare sul povero padre, che è assai malandato.
Potrebbe
ella, allogiarmelo nobilissima
signora, ajutarmi
e
con la sua influenza trovargli trovare
al piccolo semi-orfano posto in
un qualche Istituto ove, sia trattato
curato uscendo dall’ospedale,
venga accolto ed educato e trattato con affetto, così da
che abbia a sentire meno
la
mancanza delle mamma?
morta?
Oh
io le sarei assai assai tenuto, come di un
atto di grande carità fatta a me
fatta;
e la
madre del povero piccino
dal cielo pregherà per vostra signoria
le sarà grata
e benedirà insieme col suo bambino a tutti gli altri bambini che sono da v. signoria
circondati
da tante cure sono con e
da tanto affetto curati curati sono
curati amore
in codesto ospedale.
Le
unisco una dichiarazione che mi fece
del padre,
e la
prego di significarmi ove potes fosse
collocato potesse collocarlo
e di
parteciparlo subito anche
al padre stesso, oppure
ciò lo farò io
stesso.
¨