V050T151 V050P199
[l’azzurro è dattiloscritto]
4 Marzo 1919
Gentilissima sig.ra Contessa, [Spalletti]
Ricevo solo oggi la gradita sua del I corr. - fuori di casa
È con vero dispiacere che stavolta non mi è dato poterla accontentare.
Le suore vestite da secolari sono molto ricercate, e, benché sorte da pochissimo tempo,
sono già sparse in ben otto Istituti ed ho altre richieste. Ma qui nella Casa di formazione,
non ne abbiamo più; ne entreranno parecchie in primavera,
ma ci vorrà almeno un buon anno per dar loro una vita spirituale un po’ alta e sentita
e abilitarle al lavoro e rendere spirituale tutto ciò che è materiale.
Quello che potrò fare e che farò ben volentieri è pregare. Preghiamo con umile fede,
e Dio ci aiuterà. Quando io prego, sento la voce di Dio nel profondo dell’anima
e sento Iddio che cresce in me.
Tutta la vita è vuota e vana e arida, quando non prego; mentre se prego,
sento crescere in me l’amore della giustizia, del bene, della verità,
e sento svilupparsi l’uomo e il sacerdote, secondo lo spirito e la carità del Signore.
Oh sì che pregherò per lei, signora Contessa, e voglio pregare sempre!
Cioè avere sempre Dio presente, e parlarGli sempre, ed elevare ogni pensiero, ogni parola,
ogni azione a lui e vivere degno di lui - perché questo è pregare - unirmi a lui.
Oh! quanto mi è spiaciuto di non aver potuto ritornare avanti di lasciare Roma.
Ma presto sarò a Roma.
La Cammarota mi ha telegrafato ieri di trovarmi a Roma domani
per combinare con p. Semeria una istituzione pro orfani di guerra nell’Italia meridionale,
ma non mi è possibile domani venire; ma presto sì.
Ossequio tanto lei e figli e benedico da sacerdote di Cristo i loro bambini.
Dev.mo
Don Orione
P. S. Giunge qui all’orfano Pennestri la lettera che accludo.
Il Direttore don Sterpi è assente, e quindi la prego farmi avere anche telegraficamente
dal segretario generale istruzioni in proposito, ma subito. Prima si disse
che l’orfano era malato, e non era vero: abbiamo mandato il certificato medico.
Egli fa la I ginn.le al regio Ginnasio. A noi poco importa rilasciarlo.
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