V050T154 V050P202
[+] [Tortona,] 15 Giugno 1926
Onor.le Presidenza Patronato R. E.
La
presente è per dare chiarire
spiegazione su osservazione fatte
nella lettera del 19 aprile.
I
La elevata spesa dei libri è cosa un
lamento generale,
ma
non ed cosa che dipende
da noi l’elevato prezzo.
II
Che frequentano lo stesso corso e la
stessa la stessa classe
non c’è che gli orfani Lucci Mario e De Sanctis, - gli altri fanno tutti classi diverse.
III
Talora vi sono sezioni diverse di una stessa classe
hanno
diversità di materia, orario, se sono diversi gli insegnanti
III
Praticamente, non è cosa facile provvedere
limitarsi ad un solo esemplare
per più orfani, lo vediamo anche nel caso di due fratelli che frequentino la stessa classe.
Più
nel Nel caso nostro poi non si tratterebbe che di
Lucci e De - Sanctis.
IV
Anche noi abbiamo deplorato ciò che avvenne per la stenografia,
la.
La
cosa andò così: ma ci Ci
fu cambiamento d’ins d’insegnante
e il secondo volle cambiare metodo e quindi autore. -
Non
sempre si può possono
far capire ai professori certe ragioni.
V
Libri usati la non
sempre se ne trovano, o.
Talora
poi sono in condizione che si ha
vergogna a darli in mano ai che i giovani
i
quali poi si disamorano della materia d’insegnamento.
Di
più non vi Vi sono motivi pro; ma anche contro:
ragioni di igiene e altro,
per cui prima di passare dei libri usati in mano dei giovani c’è da pensarci.
Vx
VI Si voglia poi riflettere che con la riforma
Gentile
e col continuo cambiamento di autori ogni anno (fin qui almeno)
a discrezione degli insegnanti, abbiamo una vera rivoluzione nelle scuole,
tanto che anche gli stessi professori solo ora cominciano ad orientarsi.
VII Tuttavia si terrà conto della saggezza dei suggerimenti,
per quanto può dipendere da noi.
Con ossequio
Dev.mo servitore
¨