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           20 / VI [1]910


 Gentilissimo sig.r Presidente,


 Con profondo affetto le rinnovo augurî fervidissimi,

e mi reputo a fortuna l’aver incontrato in lei, illustre e caro sig.r Presidente,

su queste plaghe battute dalla desolazione, tutta la bontà, la intelligenza

e l’alto senso di gentilezza della illustre città patriottica e nobile città di Messina.

 Una città può cadere per un’ora, ma non muore

quando quand’essa produce tali figli.

Il Suo aff.mo dev.mo


            Don Orione

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