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Riservatissima e da distruggersi


       Messina (Arcivescovado) il I Marzo [1]911


 Caro Cavallanti,


 Le invio l’articolo d’un avv. anticlericale di Bagnara (Reggio C.)

da cui lei potrà cavare materia per un bell’articolo per l’Unità Cattolica.

 Perdoni che non mi sono fatto più vivo, lo farò per l’avvenire,

benché mi trovi qui sovraccarico di lavoro.

 Da questo articolo lei vede che ciò che le scriveva circa un anno fa non era fantasia,

come allora so che qualche giornale modernizzante ebbe a dire.

Le postille che vi ho fatte sono dati sicuri.

 Però per la mia posizione, prego di tacere assolutamente il mio nome;

la S. Sede è informata di tutto da me, e quando l’Unità stampò quegli articoli,

fu inviata dalla Segreteria di Stato una lettera riservata a tutti i Vescovi della Calabria

perché vigilassero; ma anche ciò le riferisco riservatissimamente a suo conforto,

e non si può accennarlo neanche sull’Unità.

 Crederei invece conveniente che gli articoli che si pubblicheranno al riguardo,

avessero la data da Reggio Calabria, però, se ora fa figurare come una corrispondenza,

la dati da Bagnara, per ragioni che so io, e ne mandi copia a quel parroco:

Abate Francesco Macrì.

 Nell’articolo prego far risultare che s. Eccell. Mg.r Rinaldo Rousset,

Arcivescovo di Reggio, lavora a tutt’uomo e con ogni sollecitudine di pastore

contro i nuovi Redentori, che i quali, colla loro posa di superuomini, vanno quaggiù,

come ella vede, ormai coprendosi di ridicolo, e fanno del male anche al lavoro serio

compiuto qui nel Mezzogiorno d’Italia da molti venuti dall’Italia superiore,

che i quali con ogni disinteresse e veri sacrificî ajutano i fratelli calabresi,

mentre questi Signore Signori pare anelino a crearsi qui una base elettorale politica

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 Essi sono appoggiati e sussidiati nelle loro opere dal Governo.

 Caro don Cavallanti, quando io direttamente non potessi scriverle,

e ricevesse notizie o di Messina o di questi signori dal sac. Santamaria,

stampate stampi tranquillo, così sarò più sicuro di poterle far sapere pel giornale

notizie di quaggiù.

Badate Badi che mi risulta volessero querelare l’Unità cattolica

per qualche frase di quelle corrispondenze dell’aprile dell’anno passato,

quindi state guardingo in guardia, e scusatemi mi scusi.

 Con molto affetto nel Signore

 vostro dev.mo


           Sac. Luigi Orione


 P. S.  Ve lo Glielo doveva mandare subito quest’articolo della Gazzetta,

ma proprio non ebbi tempo a scrivere e scriverle prima la presente -

Qui a Villa c’è Alfieri solo; ma sino a qualche giorno fa ci fu Giovanni Malvezzi

e un po’ prima Zanotto-Bianchi.

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