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 In risposta alla venerata lettera di v. Eminenza rev.ma,

del 18 corr. n n. 35 del 18 corr. n vi Le posso riferire che il sac. Vecchio

è sacerdote di ottima condotta morale egli il quale si trova a Giardini da otto anni

luogotenente d’arciprete, nel suo conto, neanche da parte dei suoi più avversari più accaniti,

da otto anni, fatta che era una fatte altre indagini le debite è di ottima condotta morale:

su questo provò non ci fu mai nulla a dire egli trovò la chiesa che era una stalla

e vera spelunca latronum, e vi mise tutto il suo impegno per ab renderla

e la rese dimora meno indegna di nostro Signore; è sacer sacerdote attivo,

e di discreta capacità parecchi ed istituì alcune pie associazioni,

ed ed è di distinta capacità più distinta pure di capacità più che sufficiente.

 Quando venni a Messina trovai che già esistevano forti reclami contro di lui

perché fosse allontanato xxxx da parecchi anni per non dire dal primo anno che egli è

fu là anzi risulta da questi giorni che venni a conoscenza di una disposizione.

Anzi dopo la venuta del Visitatore apostolico la s. Congr. del Concilio

aveva ingiunto a Monsig.r Arcivescovo di rimuoverla rimuovere il sac. Vecchio

da Giardini, ma (poi venne il terremoto, ed egli) egli era sostenuto dall’Arcivescovo,

e le commissioni che andavano e venivano raramente erano ricevute da sua Eccellenza,

per la buona opinione che Mg.r Arcivescovo aveva di lui,

che si era anche dopo il terremoto fatto iniziatore di una medaglia d’oro per l’Arcivescovo.

Ogni volta che io ne parlavo alla dovetti parlarne a s. Eccell. rev.ma trovai

che era stimato, benché Mg.r Arcivescovo riconoscesse che aveva un carattere

troppo violento e imprudente. Poi avvenne Ma il fatto della medaglia d’oro

non fu pare non sia stato visto bene dai sacerdoti di Messina

poiché egli è un extradiocesano, e anche poi le sue intemperanze di linguaggio dal pulpito

provocarono verso il Natale fatti dolorosi in paese, egli fu schiaffeggiato per via

e dovette tirar difendersi tirandosi di con un lungo coltello; di questi fatti di questo genere,

già ne erano capitati prima. Allora i giornali ne parlarono:

alcuni andarono dall’ex Sindaco di dal fratello di sua Eccell. rev.ma

l’ex Sindaco di Messina, il quale pare abbia promesso che detto sacerdote prete

sarebbe stato tosto allontanato.

 Essendo richie da v. Emin. richiesto il mio parere in proposito:

cui pur le dirò che mi pare C’è ci sia della esagerazione da una parte e dall’altra.

Non è vero che il suo partito sia il cattolico né che abbia con sè

la maggioranza del paese: non

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 Che il sac. Vecchio possa continuare a stare a Giardini:

(sempre a parte buoni costumi) no, non sarebbe più ad aedificationem;

non per ridotto tolto un pugno po’ di donniciuole e alcuni per ragione di partito,

egli è ridotto che non può poter più lavorare: non fa più niente

che inveire contro l’altra parte, e non è da sperare che possa rifarsi emendarsi e rifarsi


 È di quegli individui buoni se si vuole, ma che in un posto piccolo

bisogna lasciarli per poco: fanno magnificamente per un po’ di tempo,

poi guai! se ci restano disfanno ciò che prima di bene hanno fatto.

È un giovane che ha zelo, ma che zelo! e in certi momenti è come un turbine

che dove passa secca e abbatte.


 Il sac. Vecchio poi per magar giustificarsi faceva questo ragionamento

che mi feci ripetere ancora jeri da lui per non sbagliarmi e che ho trascritto subito.

facendo questo ragionamento con egli diceva: la ragazza ha diffamato in fatto

una testimonianza falsa delle mie sorelle così almeno asserisce lui e ne è venuto per me

una perdita della causa e un disonore. Le acc Per sposarsi doveva portarmi

l’attestato di confessione. Se non mi portava questo quell’attestato non la dovevo sposare -

Se me la portava, non bastava Ma se non poiché mi doveva dare prima

una riparazione pubblica e segno che aveva fatto una cattiva confessione e non valeva

e non mi rilasciarmi uno scritto: vuol dire diversamente che si era confessata male

dunque non la dovevo sposare. - Dove abbia Per deposizioni di altri pare poi

che abbia le avesse fatto capire che essa non poteva che confessarsi che da lui.

 Ho voluto riportare

 Questo fatto da’ e modo di ragionare

perché di qui veda si vostra Eminenza in che testa si v. Emin. possa farsi un’idea di lui.


 prende bene a Giardini

 Giardini, fu abb come tanti paesi, fu abbandonato e da con e in mano

di questo sacerdote per fare la scuola, per fare il rettore e il prefettino

mise talmente il cuore nel Seminario che non si vide più il resto non fu mai moderato.

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 Perdoni v. Emin. rev.ma tanta mia libertà. di linguaggio

Che nel provvedimento preso da S. E

 Vostra Eminenza mi domanda tanto si degna domandarmi il parere

in proposito circa il provvedimento preso da Mg.r Arcivescovo.

Da quanto sopra ho detto è chiaro secon

Che la via Circa la rimozione, come ho detto, non ho dubbio che sia stato

un ottimo provvedimento; circa il modo forse si poteva trattare la cosa con più serietà

e meno passione di e ciò per parte di parecchi.

 È vero che la lettera non gli e con cui gli si toglievano le facoltà

non gli era giunta che già l’arciprete di Taormina, che fu presente qui

a farla scrivere dall’Arcivescovo, andò avanti e ci fu grande a spargere la notizia

e si fece grande tripudio in paese.

 È vero che la mala plebe è ajzzata contro di lui da due disgraziati sacerdoti

che sono là e che se la fanno con tutti i liberaloni

 È vero che non ci si volle rilasciare qui non fu trattato troppo bene

già gli furono levate le facoltà per tutta la diocesi e poi quando si seppe

che voleva appellare a Roma gli si offerse una parrocchia xxx e che mi si disse

di non rilasciargli ricevuta nessuna né né le lettere dimissoriali

che chiamava per adire il al giudice superiore, dicendomi Monsig.r Arcivescovo

davanti al suo segr. e al can. Ciccolo, che egli io non facessi niente e che avocava a sé

tutta questa causa, io ho lasciato che fin perdonerà tanto che io dubitai

non si avesse paura del fatto di q per le maggiori indagini di quella tale

che fu lasciata due anni senza sposarla.


ora si volesse ad ogni costo corresse troppo,

e mentre si teneva conto di cose gli faceva gran colpa di atti dei q nei quali egli

poteva trovare una scusante, si passasse sopra a qualche fatto gravissimo.

Cito un esempio. Lo dissi Io aveva stava per conto mio compiendo una facendo indagini

se era vero che egli per spirito di partito, se da due anni si rifiutava di fare le pubblicazioni

e di unire in matrimonio una ragazza, la quale era stata figlia di Maria

e in un processo aveva deposto contro le sue sorelle

 La cosa era grave; mi risultava che qui si sapeva e si taceva che si tirava avanti,

senza imporgli. Interrogai il can. Ciccolo, il quale mi rispose un sì sbiadito,

come fosse cosa di secondaria importanza, e compresi che egli non neanche aveva creduto

appurato il di appurare un fatto che di per sè così sì grave

 Interrogai l’arciprete di Giardini, il quale mi dice il quale mi disse

il quale ammise la cosa, e gli imposi di darmi tosto una relazione per iscritto.

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Egli invece ne parlò sopra, e dall’Arcivescovado sentendo che il Vicario generale

faceva un’inchiesta, partì un ordine del di fare subito il matrimonio;

ma intanto era da per due anni che quella poveretta, non potendo essere sposata

dal prete del paese, ed essendo ignorante, xxx viveva in peccato concubinato.

 E quando dopo otto giorni dopo, io domandai all’arciprete di Giardini

se mi aveva portata la relazione, mi rispose che già tutto era fatto:

insistei perché me la portasse portasse ugualmente, ma finora non ebbi nulla

ed ho ragione di credere che gli sia stato vietato.


 Monsig.r Arcivescovo gli ha offerto una parrocchia, ma è res in un paese,

e paese difficile e non mi dove ci furono già scandali di sacerdoti; e non mi par fatto

ora né lui ci vuole andare, né mi pare che luogo adatto per lui

È un individuo che Egli non ha bisogno per ora né di essere alla testa,

di tovarsi in un luogo picco metterebbe presto di nuovo tutto a soqquadro

di esser posto in un paese: saremo sempre da capo.

Egli è poi già rimasto tanto abbandonato a sé a Giardini! E qui il clero,

come altra volta ebbi a dire, è mi pare trascurato tanto e va male.

 Questo figliolo ha bisogno di stare vicino all’autorità e in un centro grande

dove i suoi difetti siano meno visivi in vista e dove trovi da esaurirsi nel lavoro.

Farlo Se mi è lecito direi di farlo lavorare, farlo lavorare e modera tenendolo vicino

onde moderarlo e, quando occorra dirgli una parola di conforto o dargli una frenatina

 Per ora gli si potrebbe dare un posto di beneficiale in Cattedrale,

e si adatti colle Messe e colle prediche, o porlo Viceparroco alla al sobborgo Giostra,

dove vi è parroco un vecchio cadente di 78 74 anni ed è solo con un prete nullo

ha 22 mila parrocchiani e fra pochi anni li saranno come le bestie - Poveri noi!

 Mi sono fatto ardito esprimere questa mia idea per venire al pratico -

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fu sempre fomentato lui

più di 2 anni non la volle sposare e si rifiutò anche di fare le denuncie

benché più volte l’arciprete

finché venuto a conoscenza di questo fatto chiamai l’arciprete perché assicurasse la cosa,

e avendomi detto di sì, lo pregai di darmi i dati, ma egli andò su dal segr.

e disse la cosa e allora, partì dalla segreteria sentendo che il Vicario apriva un’inchiesta,

partì un ordine di sposare e fu sposata in fretta senza bandi per troncare la cosa


 Nessuna commissione era ricevuta dall’Arcivescovo, perché il segr. le fermava


 Contro questa disposizione del Concilio si oppose sempre il segr.


 il torto e la ragione non si tagliano.. è difficile tagliare netto il torto e la ragione


E Il sac. Vecchio mi pare di quelli che non solo hanno bisogno

di prendere viva parte ai partiti, ma se non ci sono li creano e poi non sanno moderarsi,

e ci si mettono alla testa, perché sono come macchine che vanno senza freno,

e così i loro difetti sono messi troppo in vista, e se non finiscono loro con la testa rotta

la fanno rompere ai loro superiori, per poterli cavare perché ogni giorno

bisogna aspettare sempre qualcuna e pensare a cavarli da serî guai.

 E partecipano ai partiti chiamando il loro partito cattolico partecipano ai partiti,

fomentano, hanno bisogno di mettersi loro alla testa, o corrono così avanti

da mostrare troppo da apparire troppo pubblicamente o dando del protestante a tutti,

dell’ateo a tutti, del framassone a tutti quelli che non sono con loro, e rifin sino al punto

di rifituarsi ad esempio da lasciarsi così accendere dalla passione di parte

da non vedere nei valersi della p del ministero per fare le piccole vendette

(donna non sposata). Non dico che di fatto non ci siano del fiore di


 È un paese indifferente: frequentato da protestanti inglesi

continuamente da forestieri per la xxxxx


 sul pulpito trascorre nel dire - si batterono per la strada - si tirarono di coltello -


 Egli vuol fare liti per ad ogni costo e non sente neanche i consigli di avvocati

cattolici e coscienziosi e cattolici che lo dissuadono -

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 presente il can. Ciccolo e il segr. mi disse che non rispondessi

e non rilasciassi nulla, che egli avocava a sé tutta questa questione -

allora ho detto al padre che per avere le lettere dimissoria

 Egli domandava le lettere dimissoriali per adire il Giudice superiore:

egli ricevuta e dette lett allora ho detto al padre che volesse salire sopra da sua Eccellenza

rev.ma da che avrebbe avuto da Lui quanto avendo riservato a sé tutto quanto

si riferiva a questa questione avrebbe avuto da Lui la risposta a la risposta per il figlio -


 Poiché quando il 13 giugno il padre del sac. Vecchio, riservato mi portò in Curia

la comunicazione d’appello del figlio, domandando le lettere dimissoriali

per adire il Guidice superiore io portai tosto a sua Eccellenza rev.ma detta comunicazione

e Monsig.r Arcivescovo la ritenne, e presente il can.co Ciccolo

e il suo segr. Mg.r Mongravidi, mi disse di non rispondergli che io rispondessi nulla,

e che non rilasciassi nulla, e che lasciassi fare tutto da lui che egli avocava a sé

questa questione.

 Allora ho det parendomi che non si dovesse rifiutare la ricevuta richiesta

ho detto al padre che volesse salire sopra da sua Eccellenza Mg.r Arcivescovo,

il quale avendo riserbato riservato a sé quanto si riferiva a suo figlio,

avrebbe avuto da lui la risposta -che p io però Da quanto ho potuto conoscere dopo,

mi pare che non sia stato rilasciato nulla.


 Il sac. Vecchio venne poi da me a lamentarsi che quasi un giorno prima

che egli giungesse la lettera colla quale Mg.r Arcivescovo gli toglieva le fa fissava il tempo

con cui gli dov toglieva le facoltà a Giardini l’arciprete di Taormina ne divulgò la notizia -

 Io non mi meravigliai poiché la lettera della sospensione venne mi risulta

che d’intima stesa venne il giorno fu fatta che mentre era qui l’arciprete

e fu a lui prima comunicata

 Per cui, egli tornando prima della lettera lo ha detto in paese -

e che lo abbia detto che lui solo può averlo detto mi risulta da indagini ora da me fatte.

Di modo che ci fu grande tripudio in paese, avan prima che il sac. Vecchio

conoscesse il provvedimento, poiché sta vero che l’arciprete di Giardini ora gli è contro

e mi pare ora ci metta della passione

 Non è vero che la popolazione che è quelli che sono contro di lui siano protestanti

od atei, ma certi sono inveleniti contro di lui, ajzzati da due sacerdoti del luogo,

i quali passano la giornata sulla porta della farmacia e se la fanno con tutti i liberaloni.


 Essendo da v. Eminenza richiesto del mio parere in proposito,

Le dirò che mi pare ci sia della esagerazione da una parte e dall’altra.

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