V050T242 V050P281
Ven.mo Monsignore,
Ho
ricevuto la sua del 19 genn. corr.
m. che si riferisce al sig.r Giuseppe R.,
che
continua a replicare il quale replica istanze per
avere sussidio.
Ecco dunque le dirò tutto: nella mia del 21 dic. 1909,
già
ebbi già a rispondere che non gli si mandasse alcun
sussidio
e allora usai un pietoso eufemismo.
Egli
Il R. G. ebbe denaro, e debbo aggiungere
che
se ne procurò, con indebita appropriazione; ed
questo era danaro dei
poveri
e
degli orfani, che egli si fece suo,
valendosi di chiavi ecc.
e
della illimitata fiducia che di l aveva
di lui il can. Annibale Francia,
che me lo aveva raccomandato.
Appena seppi questo telegrafai anche al prof. Fornari perché si sospendesse,
poi
ne scrissi come dissi già nella mia del 21/12
[1]909.
Io
parto di qui Io parto domani
Egli non si presentò più a me, ma gli farò dire da persona fidata
una
parolina in un orecchio per cui spero che
non stimerà più conveniente insistere costì -
¨