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Gentilissimo sig.r cav.re Ori


 Come risulterà da mio telegramma espresso inviato jeri,

è dal I marzo che ho rimessa l’amministrazione della Casa Famiglia

al sig.r Maestro Gino Dal Sasso, secondo le disposizioni che mi vennero inviate ricevute.

 Per non respingere indietro il denaro che del resto occorreva qui,

io ho firmato la quietanza delle L. 500 inviate dall’agente D’Offizî Ascenzo,

a sua garanzia; ma ci tengo a che esse non risultino come

da codesta amministrazione siccome a me versate,

poiché dalle mani dell’agente passarono senz’altro all’amministratore.

Al quale si potrebbe personalmente prego inviare personalmente lettera

riguardante questa anticipazione fondi, annullando quella a me inviata.

Poiché po Quanto alle 650 lire che risultano a me date, avendo di esse

date rimesse L. 500 a don Zia (che già gli furono dalla Contessa già conteggiate L. 100

a don Bacciarini: L. 10 al dottor Galassi, che venne con me la prima volta in automobile

sul luogo del disastro e non avendo io ricevuto che L. 30 delle 150 che dal Patronato

si diedero al giovane Sepri da consegnarmi portarmi qui -

mi farò rilasciare da tutti ricevuta, e poi darò, la contabilità richiestami.

Spero di potere quanto prima potrò precisare l’ammontare della somma che potrà potrà occorrere quì.

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