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[Per favore al ch.co Tiburzi]
+ Anime e Anime !
Tortona, il XIV / X [1]926
Caro Tiburzi,
La grazia e la pace di Gesù Cristo siano sempre con noi!
Non ho risposto alla tua lettera per riflettervi su, pregarvi
e non precipitare in cosa di così grave momento
E intanto ho pensato di lasciarti passare in pace San Michele, il tuo onomastico,
dato che fosse l’ultimo con noi.
E vengo all’argomento. Se, dopo aver pregato e d’esserti consigliato,
ti sei realmente convinto di non aver mai avuto la vocazione o d’essertene reso indegno;
se, anche essendo stato chiamato, non ti senti di vivere una vita illibata, né di essere umile,
pieno di carità, di abnegazione per la causa di Gesù Cristo e della sua Chiesa, -
allora, meglio lasciare la Congregazione.
E per giudicare bene fa tacere il tuo amor proprio, e ogni voce
che sappia di umano risentimento o d’altro, che non è Dio: mettiti in punto di morte,
e solo davanti a Gesù Cristo, che ti dovrà presto giudicare, e poi decidi,
ma sempre guardando solo a Dio e alla tua anima perché corre grave pericolo di perdersi
colui che abbandona la vocazione, - e Iddio arriva a cancellare dal libro della vita
i disertori.
Che se tu m’hai scritto per avere il mio parere, ti direi (purché tu possa mantenerti
continente, col divino ajuto, e non essere di mal esempio né ai giovani né ad altri),
di passare un anno in qualche mostro Istituto dove si lavori anche, dove ci siano officine.
Io potrei forse mandarti ad es. a Venezia, dove c’è don Pensa, al Manin, trasferendo altrove
qualche altro assistente, che è là. - Oltre a restare tu più tranquillo, qualora poi decidessi
di andartene, avresti sempre imparato qualche cosa, che ti potrà servire per la vita, -
o meccanica o falegnameria o tipografia etc.
In qualunque modo decidi, mi favorisci una risposta.
Io pregherò per te, dovunque tu sia, e tu farai lo stesso per me
e per gli altri della Div. Provvidenza.
Ti conforto e benedico in Gesù Cristo con affetto come di padre.
Tuo in X.sto e nella Santa Madonna
Sac. Luigi Orione
della Div. Provv.za
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