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 +        Anime e Anime !

         da Victoria F. C. C. A.

         (prov. di Buenos Aires)

         il XIX Marzo 1922


 Miei cari fratelli e figliuoli in Gesù Cristo


 La grazia e la pace del Signore siano con Voi, ora e sempre o miei cari figliuoli.

 Nella festa di San Giuseppe, Patrono universale della S. Chiesa di Gesù Cristo

e speciale nostro Protettore, mi è assai dolce mentre Iddio mi ha concesso concede

di trovarmi trovarmi in America, di nominare a vostro Superiore per l’America Latina,

o dirò meglio, il vostro fratello maggiore Sac. Giuseppe Zanocchi,

il quale farà qui le mie veci, dopo la sarò che sarò partito per l’Italia,

e finché, da me o da altri che mi succederà nel governo della piccola nostra Congregazione

non sarà sia diversamente disposto. Egli è da tutti noi voi personalmente conosciuto

e universalmente avuto in grande stima per la sua prudenza, pietà, mitezza di spirito

e virtù non comune, come è il più anziano di voi tutti per età e per anni di sacerdozio, -

onde molto meritamente venne eletto da alcuni anni fa eletto

a membro del Consiglio Direttivo della Congregazione.

 Il Don Zanocchi lo lascio dunque fare dunque farà le mie veci

sia in Argentina che nel Brasile, e gli do assegno come segretario

il Don nostro Sac.te Giuseppe Montagna che, per votazione riportata, si trova già

è pure segretario del Consiglio centrale, e quindi già a parte di molti di quanto interessa

può interessare la vita interna della Congregazione.

 Il Don Zanocchi avrà la sua residenza qui e gli scriverete: alla Jglesia de Victoria

F. C. C. A. (prov. di Buenos Aires). A lui vi rivolgerete, come ora fate con me,

per tutte le cose vostre, e in lui ripon abbiate pure ogni fiducia che ben se la merita tutta.

 Egli gode tutta la mia stima, tutta la mia fiducia: tutto il mio affetto in Gesù Cristo

siccome uno di quelli che più hanno compreso e più è vissuto di lo spirito

della Congregazione e più lungamente lo ha vissuto nella Casa Madre di Tortona

sotto i miei occhi, esempio di vita di umiltà, di fede, di sacrificio, di lavoro continuato,

di penitenza, di carità, di abnegazione in Casa, a S. Michele nel Probandato, alle Carceri,

all’Ospedale, dalle Suore di S. Bernardino, a San Rocco in Alessandria

e nella Casa della Divina Provvidenza della Michel - da per tutto pronto sempre,

sempre contento e modesto, sempre sacerdotalmente dolce,

sempre sacerdote veramente pieno di carità: religioso della Div. Provv.za degno, -

onde, anche il ora che non c’è più, bene se ne sono accorti del vuoto grande,

ch’è rimasto e che nessuno potrà a Tortona colmare,


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e molte sono le lagnanze che me ne vennero, e il Vescovo stesso

in questi giorni me ne scrisse, paternamente lagnandosi che lo abbia lamentandosi

perché l’ho portato via da Tortona. Ma era necessario avere uno qui.

 Ebbene, lascio dunque questo vostro fratello maggiore a farvi

non dirò più da Superiore ma da padre in Gesù Cristo, e tale vedrete che sarà per tutti

quelli [quelli]che avranno buona volontà di amare e servire davvero il Signore,

umilmente e fedelmente, col divino ajuto, e in questa piccola Congr

e tanto cara Congr. nostra, .... sia presso le Autorità della Chiesa

che presso le Autorità civili e politiche che per ogni atto legale

quale mio unico procuratore. E gli assegno quale Segretario .......

 A lui dovete i Superiori di ogni Casa daranno un rendiconto religioso e morale

delle Case o Parrocchie cui presiedono come del personale subalterno

non meno di una volta al mese con ogni esattezza e sincerità e sotto ogni riguardo

alla salute, alla pietà e spirito religioso, alla moralità, intellettuale o professionale

all’economia, allo studio, al lavoro, rendiconto, sia dell’Istituto che del personale singolo.

 E ogni Religioso, Sacerdote o Chierico manda il suo rendiconto mensile

in doppia busta chiusa, e può sempre scrivere consegnando le lettere già chiuse

senza che nessuno possa leggerle.

 Dategli tutti i conforti e consolazioni, non dolori:

fate che non abbia mai da bagnare di lacrime i suoi passi per causa vostra.

 A lui la fede di confessione ogni sei mesi.

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