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[l’azzurro corsivo è grafia d’altri]


       Mar de Hespanha, il XIV settembre 1921


 Eccellenza Rev.ma


 Ringrazio di cuore Vostra Eccellenza Rev.ma del favore di avermi gentilmente

trasmessa la lettera di Mg.r Silvani Uditore all’Università dell’Argentina.

 E mi è pure assai gradita la circostanza per nuovamente ringraziarla

della benevolenza onde mi volle accogliere, e di ogni tratto di bontà

sia verso di me che dei padri della Divina Provvidenza.

 Le pratiche per assumere noi in Rio, l’Istituto di Preservazione,

ove già sono 260 orfani procedono un po’ lentamente, ma sempre bene.

 Venendo costì mi farò dovere passare ad ossequiare Vostra Eccellenza Rev.ma

ed ad un tempo la terrò informata.

 Come ebbi ad esporle, è codesta un’opera che ci era già stata proposta

dalla Nunziatura, e sarà ora lieto di riuscirvi col divino aiuto,

sotto gli auspici di Vostra Eccellenza.

 È un’opera che mi pare veramente buona, e anche bella socialmente guardata

perché si tratta di poveri giovani, che ora non hanno una educazione cristiana,

e ai quali si insegnerebbe a guadagnarsi un pane onorato,

perché intendo aprirvi delle vere e proprie scuole professionali.

 E tra essi ve ne sono anche di figli di emigrati italiani, rimasti abbandonati

pei quali l’Ambasciata italiana non può restare indifferente.

 E l’Istituto sarebbe retto tutto da elementi italiani.

 E se un altro anno pel centenario della Indipendenza del Brasile,

le Missioni che verranno dall’Italia troveranno che proprio nel centro di Rio de Janeiro,

vi è un nuovo Istituto, dove dai padri italiani si cresce ad onesto vivere cristiano

ed anche la gioventù più abbandonata della capitale, mi pare che sarebbe una gran bella ed onorevole cosa.

 Iddio mi aiuti, e mi conforti sempre la benedizione e il consiglio

di Vostra Eccellenza.

 Bacio con venerazione profonda il s. anello

 Suo dev.mo in X.sto


          Sac. Orione

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