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[Buenos Aires, 14 dic.bre 1936]
Eminenza Rev.ma,
Bacio con profonda venerazione la sacra porpora.
Più
che a p umiliare mentre Umilio alla Eminenza Vostra
per le Sante feste
natalizie
ogni
mio migliore augurio,
sempre tanto più
fervido e santo quanto più sento il bisogno
di
dirLe che comprendo quanto
sento come doloroso debb’essere al cuore
di V. Eminenza questo Natale, mentre la Sua amata Patria è dilaniata da gente senza fede
e senza senso di umanità.
Ho
pregato la sig.ra contessa Dolores Macchi di Cellere esp
di far conoscere
a V. Emi. tutta la parte che pur nel mio nulla io prendo ai dolori della Spagna cattolica,
ma
vorrei oggi portarLe
portare all’animo di V. Em. qualche lieve conforto assicurandola,
Eminenza
che, specialmente nella S. Notte del Natale supplicherò N. Signore
che, aff
dopo
tanta prova di fuoco e di sangue dia alla Spagna giorni grandi
belli di fede e di pace
e di
prosperità. E non dubito che quel
Iddio che fece sanabili le Nazioni: che abbatte
e suscita, che affanna e che consola, non dubito che non voglia ascoltare
il grido angoscioso e le suppliche che da tutta la Chiesa si..........
Ho pregato la sig.ra Contessa Dolores Macchi di Cellere di esprimere alla Eminenza
V.
Rev.ma tutta la parte che prendo ai dolori della Spagna
cattolica e alle ambascie...Io pen
Quanto
più presto la S. Sede potrà mandare in Ispagna
il nuovo l’
questo
Eccell. Nunzio, l’E la Eccellenza
l’Ec.mo Mg.r Cortesi, che la mente illuminata
che
la il Santo Padre ha
destinato alla Spagna a
Madrid è proprio il Prelato che Dio fece
per
la rinascita ricostruzione
cristiana della Spagna: - è immenso il bene che Egli
ha fatto
nei dieci anni di sua permanenza in Argentina, dove venne quando questa gloriosa
Repubblica
era minata correva uno
malo cammino nei e i
rapporti
con
la S. Sede erano abbastanza tesi. Io
penso che la Spagna avrà giorni a
Dopo questa prova di sangue che fece sanabili le Nazioni
penso
che la Op Dio prepari
alla Spagna giorni di fede e di grandezza
¨