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Eminenza Rev.ma,
Bacio con profonda venerazione la s. porpora, e vengo ad umiliare
alla
Eminenza Vostra Sua
ogni più fervido e santo augurio per le dolci feste del Natale
e di Capo d’anno.
Ho
Quando ho avuto la consolazione di vedere il S. Padre
in udienza privata,
ancora a Castel Gandolfo, non ho lasciato dal deporre a’ suoi piedi le espressioni
di
filiale devozione il di
cui Vostra Eminenza mi aveva dato il
gradito incarico.
E il
Santo Padre ho il
piacere di riferirle che Sua Santità ne rimase molto bene.
Ora
il S. Padre - grazie a Dio - sta relativamente
bene, relativam., si
cap. invece
quando
io ci fui io, era
lo trovai molto affaticato e, direi, cadente, - era
di il lunedì innanzi
-
era di martedì e il lunedì innanzi era stato a letto tutta la giornata
ma
lucidissimo con la nella
intelligenza e con una memoria da far meraviglia
in un giovane.
Voglia
discolparmi, perdonarmi,
Eminenza Rev.ma, la dilazione a scriverle, -
in questi mesi sono quasi sempre stato in viaggi per le visita alle Case della Piccola Opera
della Div.na Provvidenza. Tuttavia di frequente il mio pensiero viene a esta hermosa tierra
argentina, recordando con singular admiraciòn y gratitud Vuestra Emin.cia Rev.ma.
Sono lieto che si sia potuto acquistare e pagare il terreno
su
cui la Divina Mater
Divinae Providentiae non lascierà di
far sorgere la sua Casa,
quando sia l’ora di Dio.
Ora
Abbiamo contratto un debito, con le Vicentine ma,
come a V. Eminenza
già
è stato detto, si va pagando la a
mensualità con gli stipendi che passano ai sacerdoti
e maestri che insegnano nei loro Istituti .-
E Deo gratias!
Sono chiamato in Cile, ma non so ancora quando mi sarà concesso di partire
perché
sto ora devo mettere
a posto ora lavorare attorno alle Costituzioni.
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