V051T101 V051P179



 Eminenza Rev.ma,


 Bacio con profonda venerazione la s. porpora, e vengo ad umiliare

alla Eminenza Vostra Sua ogni più fervido e santo augurio per le dolci feste del Natale

e di Capo d’anno.

Ho Quando ho avuto la consolazione di vedere il S. Padre in udienza privata,

ancora a Castel Gandolfo, non ho lasciato dal deporre a’ suoi piedi le espressioni

di filiale devozione il di cui Vostra Eminenza mi aveva dato il gradito incarico.

E il Santo Padre ho il piacere di riferirle che Sua Santità ne rimase molto bene.

 Ora il S. Padre - grazie a Dio - sta relativamente bene, relativam., si cap. invece

quando io ci fui io, era lo trovai molto affaticato e, direi, cadente, - era di il lunedì innanzi -

era di martedì e il lunedì innanzi era stato a letto tutta la giornata

ma lucidissimo con la nella intelligenza e con una memoria da far meraviglia

in un giovane.

 Voglia discolparmi, perdonarmi, Eminenza Rev.ma, la dilazione a scriverle, -

in questi mesi sono quasi sempre stato in viaggi per le visita alle Case della Piccola Opera

della Div.na Provvidenza. Tuttavia di frequente il mio pensiero viene a esta hermosa tierra

argentina, recordando con singular admiraciòn y gratitud Vuestra Emin.cia Rev.ma.

 Sono lieto che si sia potuto acquistare e pagare il terreno

su cui la Divina Mater Divinae Providentiae non lascierà di far sorgere la sua Casa,

quando sia l’ora di Dio.

Ora Abbiamo contratto un debito, con le Vicentine ma, come a V. Eminenza

già è stato detto, si va pagando la a mensualità con gli stipendi che passano ai sacerdoti

e maestri che insegnano nei loro Istituti .-

 E Deo gratias!

 Sono chiamato in Cile, ma non so ancora quando mi sarà concesso di partire

perché sto ora devo mettere a posto ora lavorare attorno alle Costituzioni.

¨