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 +       Anime e Anime !

        Rio de Janeiro 23 genn. [1]922


All’Arcivescovo Espinosa


 Eccellenza Rev.ma,


Re Voglia Si degni gradire Vostra Eccellenza Rev.ma i miei ossequî

e, più che gli ossequî, i miei sentimenti di devozione e di affetto

proprio come d’ un figlio suo.

 Ho ricevuto in questi giorni la sua venerata lettera, che mi ha commosso

per la grande fraterna e intelligente bontà che ho trovato in Vostra Eccellenza Rev.ma

come nei degni suoi collaboratori.

 Io vorre prego Iddio di darmi grazia di non rendermene immeritevole,

ma di concedermi di dare qualche consolazione al cuore di Vostra Eccellenza Rev.ma

e di poter mostrare ai Prelati che con tanto amore la coadiuvano

nel governo di codesta sua archidiocesi tutta la mia alta e sincera stima e gratitudine.

Io Il cuore La mia anima vorrebbe dire molto di più;

ma il resto lo dirò al a Nostro Signore.

 Sono un povero peccatore e un povero figlio della Divina Provvidenza

e un più povero peccatore, ma Vostra Eccellenza mi avrà sempre ai Suoi piedi

con l’amore, la lealtà, e con la fedeltà, la venerazione di un figlio.

 Questo è il secreto per cui Iddio venne benedicendo benedice sempre

i miei poveri passi e il modesto mio lavoro a pro’ degli orfani e della gioventù derelitta:

perché mi sono sempre messo ai piedi dei vescovi, che lo Spirito Santo ha posto

a governare la sua Chiesa, e xxx per la grazia e misericordia di Dio, nulla ho fatto

se non stando in sempre spiritualmente in ginocchio da figlio umile piccolo,

ubbidiente e fedele ai piedi del Vescovi, dell S. Padre e della Santa Chiesa di Gesù Cristo.

E così Iddio sempre mi ajuti!

 Ora ho il piacere di significare a V. Eccellenza Rev.ma che col Piroscafo Valdivia,

già partito dall’Italia il 15 corr. vengono in Argentina, partiti con la più ampia benedizione

del Santo Padre Benedetto XV alcuni miei primi sacerdoti che io stesso

condurrò a prendere la benedizione di Vostra Eccellenza Rev.ma avanti di destinarli

alla Colonia Nazionale del Marco Paz e a Vittoria.

 Noi siamo poveri ma non cerchiamo danaro ne ricchezze: cerchiamo i figli più poveri e più abbandonati del popolo, e per questo ho accettato la Cn subito di andare subito al Marco Paz per dare l’istruzione religiosa a quei quasi 700 poveri fanciulli che poi in marzo

in aprile saranno portati dei nuovi, che non ne hanno tanto bisogno,

e che cresceranno così buoni cristiani e buoni cittadini padri di famiglia, buoni Argentini,

rispettosi della Religione e amanti della loro gloriosa Patria.




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 Certo, per poter sviluppare l’Opera degli orfani e abbandonati nel Paese avrei

anche nel centro del desidererei poter avere un piede a terra, una base, direi,

nella Capitale, e l’opera sarebbe di molto facilitata pel contatto con le....

ma questo penso che ci porta dove Le grandi città poi ne ha anche sono un campo

più adatto a noi perché è dove ce n’è più bisogno.

 Ho visto anche a Paz poveri fanciulli sperduti per le strade, dove facilmente

si pervertono: se e il D.r. Carlos De Arenaza, Medico de la Policia mi fece visitare

un Istituto di poveri fanciulli dove c’era da piangere.

Erano ancora quasi di tenera età, che fa pena a vederli e già si trovavano in quella prigione

nazionale di minorenni.

 Ma io spero ho fede che la benedizione di Dio che ci verrà dalle mani

di V. Eccellenza Rev.ma vorrà compiere questo, e che vedo essere pure il voto onde

l’Eccellenza Sua chiede la Sua venerata lettera davvero prima che il 1922 si chiuda,

Vostra Eccellenza possa vedere anche in codesta insigne Capitale molti poveri e derelitti

orfani passare sotto le ali della Divina [Provvidenza] qui petierunt panemi et non

Ancora Proprio bene non sto e per di più avrei ancora un po’ di

 Avrei ora qualche cosa da fare che non potei fare prima, -

chiedo quindi scusa di questo ritardo, che sarà il più breve possibile.

 Ma V. Eccellenza non tema che quando N. Signore mi annichila in un po’ di patire

è quando si fa il fondamento buono delle opere di Dio, e o quando c’è le e poi le cose

vanno bene e si fa poi di più e di meglio, perché a Dio piace l’abbandono di noi

nelle sue mani.

 Oggi contentiamoci di fare quello che Dio vuole, e di portare la schiena intonacata,

e siamo lieti che se vuole cominciare dalla nostra pelle.

dicono così perché dicono che la mia schiena sia una piaga, ed è qua la seconda volta

che mi va cadendo ab la pelle

 Egli sa dove è il meglio per noi, e lasciamolo fare.

 una volta io pensavo che si potesse amare Dio solo col cuore,

invece vedo che si può amare dolcissimamente anche con la pelle della schiena.

 Oh quanto è mai buono il Signore! Oh beato patire!

Io Ringrazio il Signore che mi dà un grande coraggio.

 Quanto al catechismo a quei ragazzi di Vittoria cercheremo di rimediare,

come scrivo al Cura.

 Autorità e anche con persone che comprendano anche l’utilità sociale

del nostro lavoro.

 E questo è il testamento che lascierò ai miei figli in Gesù Cristo:

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