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Mar de Hespaha, il 30 agosto 1921
M. Rev.do sig.r Vicario Del Gaudio
e caro fratello nel Signore,
È piaciuto alla mano di Dio di portarmi al Brasile, ove da tempo desideravo di venire.
Difficoltà diverse, e poi la guerra e le dolorose sue conseguenze,
me lo avevano fin qui impedito; ma ora devo essere grato a Dio che si è degnato condurmi
in questo grande paese del Brasile.
Qui giunto, e prima ancora di venire a Mar de Hespanha, nella settimana scorsa
che rimasi a Rio, ho pensato più di una volta a lei, come a caro mio amico,
e non ho dimenticato nelle prime S. Messe celebrate su questa terra brasilera di pregare
per colui che io, pure di lontano, non ho mai tralasciato di ritenere quale uno dei primi nostri amici e benefattori.
Ed oggi, - con l’antico e immutato affetto, la prego di gradire questa mia,
che è l’espressione del mio animo, spiacente che non abbia io oggi altro modo
per darle ogni prova, ogni migliore dimostrazione del mio rispetto
e della mia riconoscenza.
Io voglio sempre pregare per lei, caro padre Del Gaudio, e mi auguro di potere incontrarla per dirle a voce quanto sento per Vostra Signoria.
Le conceda Iddio ogni conforto, ogni celeste benedizione, - ed ella voglia nelle sue sante orazioni ricordarsi qualche volta di questo suo obbl.mo servitore
e fratello in osculo Christi
Sac. Orione Luigi
della Div. Provv.za
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