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Gentilissimo sig.r Dott.re,
José Vicente De Azevedo
La grazia e la pace di N. Signore Gesù Cristo siano con lei e con tutti i suoi cari.
Ho ricevuto copia di quell’atto, e la ringrazio.
Ho
scritto a dom Duarte una lunga lettera dove gli ho anche parlato
della sua
di
quanto V. Sig.ria ha fatto, dandomi il terreno sull’Ipiranga,
dove subito farò
la
Divina Provvidenza presto si
cominceranno comincerà i lavori
per ricoverare almeno 50 poveri fanciulli nel nome di S. José.
Ne ho parlato anche a Sua Eccell. Rev.ma Mg.r Nunzio e a don Sebastiano Leme,
che entrambi mi vollero invitare a pranzo. Di tutto sia gloria a Dio solo!
Io
L scriverò ancor nella
sublime lingua di Camois, il grande poeta e grande patriota.
Io
sono un caldo ammiratore della vostra ottima
alta civiltà,
della
vostra religione religiosità,
della vostra istruzione,
e
delle vostre eminenti virtù cristiani
domestiche e civili. Da
questo sacro luogo vi
Vi esprimo il mio compiacimento di trovarmi tra voi, e da questo sacro tempio,
io
saluto in forma pubblica e in
forma solenne tutte le Autorità
e tutti i distinti e rispettabili..........
Siate
sempre saldi, costanti, fermi, e forti nella vostra fede cattolica: e
perseverate
nella pratica vita
cristiana, nella pratica dei Santi
Comandamenti di Dio
della
Santa legge di Dio, fedeli e da
figli umili ai e devoti
della Santa Chiesa Cattolica
Apostolica e Romana, umili e devoti figli del vostro grande vescovo e pastore
don Silverio tanto dotto quanto santo -
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