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[l’azzurro corsivo è grafia d’altri]


 +        Anime e Anime

         Roma; li 24 maggio 1929

         Festa di Maria Ausiliatrice


 Caro signor Domenico A. Gonzales,


 La grazia e pace di N. S. Gesù Cristo siano sempre con noi!

 quantunque mi senta così miserabile peccatore, tuttavia, unicamente per aderire

alle richieste che la Signoria Vostra mi fa da mesi, invocato lume dal Signore,

e dopo essermi rivolto [alla] Santa Madonna, mi induco a risponderle che il suo desiderio

di vedere sorgere in Argentina una umile Congregazione a tutti i Santi,

mi pare desiderio buono, e che possa ritenersi da Dio.

 Il fine, per sé, è nobile e degno di un fervente cattolico; poiché se ho ben compreso,

si propone di accrescere sempre più nei fedeli il culto della SS. Vergine Madre di Dio

e nostra, e dei Santi, e di stringere così vincoli di fede e di amore ognor più dolce

e filiale i popoli dell’America Latina alla Chiesa Madre di Roma

e ciò per il tramite dei vescovi, quod Spiritus Sanctus posuit regere Ecclesiam Dei,

servendosi sopra tutto di elementi argentini o indigeni.

 Per quel poco di conoscenza che ho dell’America Latina,

penso che una simile istituzione potrà essere di grande giovamento

per l’unità della Chiesa: essa varrà a mantenere quei popoli sempre più uniti ai vescovi

e al Vicario di Gesù Cristo e intensificando la romanità gioverà specialmente

in tempi di conflitti tra i Governi e la Santa Sede, di aperte persecuzioni,

o quando l’elemento straniero, come è capitato al Messico, venisse bandito.

 Della bontà della istituzione mi confermano anche che le approvazioni

onde la Signoria Vostra dice che è stata confortata da ecclesiastici e religiosi

degnissimi per la pietà, dottrina e saviezza, e la lettera che le ha rilasciato

Sua Em. Rev.ma il sig. Cardinale Achille Locatelli, già Nunzio apostolico in Argentina.

 Tuttavia, caro signor A. Gonzales, amico e fratello nella carità di Gesù Cristo,

ella vorrà permettermi di dirle che, pur tenendo conto del giudizio

e dell’appoggio di uomini per più riguardi insigni, lei dovrà pregare ancora e cercare

l’aiuto e la benedizione di Dio, e poi lasciarsi docilmente condurre

dal suo direttore di spirito. È Iddio che deve fare. Nisi Dominus aedificaverit domum

invanum laboraverunt qui aedificant eam.

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 E per garantirsi di non edificare su fondamenti umani ma supra firmam petram,

nulla più desideri e voglia che detta Congregazione - se davvero sarà volontà di Dio

che sorga - nasca nella umiltà e silenziosamente come nascono le vere opere del Signore.

E nasca ai piedi delle Croce di N. S. Gesù Cristo crocifisso, poiché Gesù e la Santa Chiesa si amano e si servono solo in Croce.

E preghi onde venga benignamente presa in mano dai Rev.mi Vescovi

e dalla Santa Madre Chiesa, e sia di tale spirito da restare sempre in ginocchio

e legata ai piedi benedetti dell’Episcopato e della Santa Sede Apostolica.

 Solo così in Domino, caro signor Gonzales, e niente che non sia così.

Che se detta opera, come spero sarà quasi straccio, umile e fedele ai piedi del Papa

e dei vescovi, quando di ciò venga assicurato dal suo vescovo diocesano e mi risulti

che la Chiesa benedice, allora sarò ben lieto di aderire alla richiesta

che la Signoria Vostra mi ha fatto, e le concederò tra un anno o poco più

un aiuto ad tempus di qualche buon sacerdote mio religioso che già si trovi in Argentina,

perché con la grazia del Signore la coadiuvi nei primi passi.

 E sarà un santo vincolo di fraternità.

 Caro signor Gonzales, ha fatto bene a venire a Roma:

se Iddio vuole una tale istituzione essa non può prendere spirito e vita che da Roma.

 La SS. Vergine la conforti di ogni grazia celeste e benedizione.

 Preghiamo e animiamoci nel Signore, questo piace tanto al Signore.

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