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[l’azzurro è dattiloscritto]
Copia esattamente conforme - D. Orione
Tortona, I novembre 1930
On.le sig.r Dott. Luis Dayviere,
Presidente del Sindacato delle Iniziative
di La Floresta Montevideo
La grazia del Signor Nostro Gesù Cristo e la Sua pace siano sempre con noi!
Ho ricevuto la gradita lettera di Vostra Signoria Ill.ma in data 6 agosto 1930,
recatami a mano dall’esimio Dott. Michele Perea; e mi è oggi assai grato
valermi dello stesso comune e impareggiabile Amico, il quale posdomani
farà ritorno a Montevideo, per inviare a Vostra Signoria la sentita espressione
della mia più alta stima verso di lei e verso il "Sindacato de Iniciativas",
che Ella tanto degnamente presiede. La Congregazione della Divina Provvidenza,
che la misericordiosa bontà del Signore ha voluto affidare in questo momento
alle mie indegnissime mani, è stata ben lieta di apprendere
che il "Sindacato delle Iniziative de la Floresta" abbia accolto benevolmente
l’umile richiesta del sottoscritto, rivolta ad ottenere che ai Figli della Divina Provvidenza
sia dato a reggere il Santuario della Madonna dei Fiori, che verrà eretto in la Floresta
dalla fervida pietà e zelo dello stesso On.le Sindacato, Santuario che sarà monumento
degno di fede e di arte, che farà onore a chi lo ha promosso e al popolo Uruguayano.
Moltiplicare, col divino aiuto, all’ombra di Maria gli operai della mistica vigna
del Signore: contribuire ad irradiare un giorno dal vostro illustre Paese
per tutte le terre del Sud-America la luce di una pietà dolce e consolantissima
al cuore dell’umanità sofferente, qual’è la divozione e la pietà verso la Santa Madre di Dio,
Maria Vergine, questo è desiderio mio vivissimo e uno dei voti più ardenti dell’anima mia.
Onde per me e per la mia Comunità io vengo a ringraziarla dal profondo dell’anima.
Iddio ricompensi largamente e benedica la Signoria Vostra, dia ogni prosperità
alle opere di bene e di progresso che "il Sindacato de Iniciativas de la Floresta"
si è proposto di compiere, auspice la celeste Regina dei Fiori, alla Quale anelate
alzare un trono augusto da cui scenderanno tanti spirituali conforti, tante grazie,
tanta forza morale di bene su Montevideo e sull’Uruguay. Già mi erano noti
tutti i nobili sforzi che il Sindacato sin qui ha compiuti onde facilitare e affrettare,
in qualunque cosa potesse da lui dipendere, l’inizio della grande opera
e lo sviluppo degli ideati lavori, e tutto questo sino dettagli più minuti.
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Ma ella, egr. sig.r Presidente, ha anche voluto delegare il sig.r
Dott. Michele Perea a recarsi in Italia col preciso incarico di fornire personalmente
tutte quelle spiegazioni e dati di fatto, che si fossero giudicati necessarî od utili,
onde addivenire alla auspicata conclusione delle trattative già in corso.
Io avevo scritto una lunga lettera in questo frattempo, la quale mirava ad agevolare
le pratiche spianando le difficoltà, ma sgraziatamente, essa non vi è giunta,
ritengo per incompleto indirizzo.
Il compito che la Signoria Vostra Ill.ma e il Sindacato hanno affidato
al sig.r Dott. Michele Perea, fu da Lui assolto, nella sua permanenza fra noi,
nel modo più mirabile. Tutti abbiamo ammirato le elette qualità della mente e del cuore
di questo caro Dott. Perea, che per la sua alta pietà ben merita di essere chiamato
l’Ambasciatore della Madonna dei Fiori. Con lui si è discusso cordialmente
ed ampiamente su quanto è nella volontà o nei voti del "Sindacato di Iniciativas",
con lui si convenne, in modo per entrambe le parti soddisfacente, su ogni punto.
Ed egli porta a sua e a mia firma tre originali delle comuni conclusioni:
una copia per Sua Eccellenza Rev.ma Mg.r Giovanni Francesco Aragone,
Arcivescovo di Montevideo, altra copia per la Signoria Vostra e l’Onorevole Sindacato
de Iniciativas, che Ella presiede, e la terza pel superiore dei miei religiosi.
Esse furono firmate al santuario dove apparve la Madonna miracolosa dei Fiori
presso Bra, e sullo stesso altare della Beata Vergine, presenti Mg.r Rettore del Santuario,
parecchi miei sacerdoti, alcuni provenienti da Roma, il maestro dei nostri novizi
e circa cento chierici della nostra Congregazione.
Fu quello un momento veramente solenne e di intima commozione per tutti.
Dopo si è cantato il Te Deum di ringraziamento con la benedizione di Gesù Sacramentato.
Ond’è che, come a voce riferirà il sig.r Dott. Perea, tutto sarebbe ora combinato,
solo occorre il bene stare dell’Autorità ecclesiastica competente,
cioè di Sua Eccellenza Rev.ma Mg.r Arcivescovo di Montevideo.
Come ella sa, Sua Eccellenza Mg.r Aragone ha, da oltre un anno,
con sua venerata lettera già paternamente incoraggiato e benedette le trattative,
che io ho iniziate, dopo essermi messo ai suoi piedi.
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Tuttavia è necessario ancora la sua alta approvazione su quanto ora in Domino
si è convenuto. Vostra Signoria e l’Onorevole Sindacato de Iniciativas saranno certo lieti
di sapere che io e la mia umile Congregazione siamo uomini d’ordine, di disciplina
e di assoluta obbedienza alla Chiesa, e nulla più amiamo che di vivere e di morire
alla piena dipendenza e all’amore dei vescovi, "quos Spiritus Sanctus posuit regere
Ecclesiam Dei". E così siamo sudditi leali ed ossequienti di ogni altra Autorità,
ed educhiamo la gioventù all’amore di Dio, della famiglia e della Patria,
che sono i più sacri amori del cuore umano e la base della civiltà.
Poi occorrerà fare l’atto di trapasso, dando scrittura legale e pubblica in Montevideo,
sotto la forma pura e semplice di un contratto di compra-vendita; e ciò al più presto,
perché i padri della Divina Provvidenza, presa la benedizione dell’arcivescovo,
possano essere tosto inviati a prender conto dei loro nuovi impegni assunti a la Floresta.
E qui mi è caro ripetere che, oltre al Noviziato, il quale darà decoro al santuario
nell’Ufficiatura e svolgimento delle sacre funzioni, è mio proposito dare larga propaganda
nell’Uruguay e oltre i suoi confini al culto della Madonna dei Fiori.
Entra pure nei pieni intenti della Congregazione dare, appena le sarà possibile, un positivo
e razionale sviluppo all’agricoltura con una speciale sezione d’insegnamento,
il che sarà di grande vantaggio sotto più aspetti. Oggidì molti ritornano a Dio
attraverso le istituzioni di beneficenza, di carità e di elevazione sociale;
essi vengono conquistati alla fede dalle opere della bontà e del verace progresso.
Quando i visitatori vedranno le opere di sana educazione e cultura cristiana,
di vero patriottismo che sorgeranno attorno al nuovo santuario, comprenderanno di più
il beneficio grande e la forza creativa e civile della nostra Fede a bene dei popoli.
Noi non mireremo a fare una scuola di professionisti teorici, quanto a dare
un insegnamento pratico, che apra a tanti poveri fanciulli, orfani e derelitti, una via onorata
nella vita, tale che prepari dei buoni padri di famiglia, dei cittadini credenti, onesti,
laboriosi, i quali tengano sempre più alto il nome del vostro illustre Paese.
Ho avuto col sig.r Dott. Perea qualche scambio di idee in proposito;
egli dirà a voce più e meglio di quanto mi sia permesso esprimermi per lettera:
le dirà anche degli Esercizi Spirituali, specialmente per la gente di campagna,
a rinvigorimento della vita cristiana, come pure le parlerà del Museo Mariano,
desiderî tutti dell’On.le Sindacato che io ho fatti miei, investendomene pienamente.
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Affretterò con umile, ma incessante preghiera
la realizzazione di ogni Loro santo progetto!
Altamente mi ha commosso il pensiero della Signoria Vostra sì nobilmente espresso
che cioè la santa Madonna dei Fiori, la Quale si è degnata ispirare e aprirci innanzi
questo nuovo campo di lavoro, a maggior gloria di Dio e a bene delle anime,
vorrà sempre maternamente assisterci nelle comuni nostre fatiche.
Come la Vergine Celeste ha vegliato su di noi benigna, quando, il 10 Settembre,
dopo ore di sereno, ma anche di intenso lavoro, abbiamo, il Loro degno Delegato
Sig.r Dott. Perea ed io, firmata la Convenzione, che Le verrà dallo stesso trasmessa, -
così la santa Madonna vorrà certo coronare l’opera che Essa medesima ha cominciata.
Ed è nel dolce nome di Maria, Onorevole Presidente, che l’umile sottoscritto,
da parte anche della Congregazione che rappresenta, porge a lei e alla Corporazione
così benemerita, che ella con tanta saggezza presiede e guida, la espressione della più viva
e più sentita gratitudine, della più alta stima e de’ suoi devotissimi ossequî.
Nella speranza di poter fare, in un tempo non lontano, la personale Sua conoscenza,
e ancora ringraziando di averci inviato il carissimo Dottor Michele Perea, mi onoro dirmi di V. Sig.ria Ill.ma
Dev.mo servitore in G. Cr.
Sac. Luigi Orione Sup.re Gen.le
della Piccola Opera della Div. Pr.
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