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[Tortona, li] 14 nov.bre 1937
[+] Almas ! Almas !
Nobile
e benemerita mia sen.ta
Mercedes Saavedra Zelaya
mia benefattrice,
La pace del signore sia sempre con vd.!
Ricevo
Leggo oggi la sua gradita carta del 5 de noviembre, -
non
ho le avuto il piacere di leggere so
di quella da Berlino.
La ringrazio vivamente della sua bontà di scrivermi: - desideravo tanto avere
il
suo indirizzo, e per questo ne lo
ho richiesto scritto a
Luis Maria.
Ma
un cumulo di lavoro e in continui viaggi, penso
parecchia corrispondenza
non
mi pervenne: io non so perché deve
essermi pervenuta.
Ho scritto qualche giorno fa a Luis Maria da Venezia, e gli ho potuto mandare
la
collezione raccolta
cartoline dei quadri pe del
Tintoretto che sono a quella esposizione.
Oggi, e tra qualche ora, devo ripartire per chiudermi otto giorni
in un ritiro di Esercizî Sp.li.
Grazie
a Dio sto di [in]
buona salute. Sono stato in Udienza privata dal Santo Padre
che ha benedetto con molta effusione d’animo tutto, e particolarmente
il
Piccolo Cottolengo argentino e quello del
cileno.
Ho
Gli ho chiesto una speciale benedizione apostolica
per la buona sen.ta
Mercedes Saavedra Zelaya, ed ho il piacere di comunicargliela.
Prego
sempre e voglio sempre
pregare per Lei, mia insigne Benefattrice -
Mi fa tanto pena che ella soffra: getti le apprensioni e gli scrupoli giù per la Senna,
ed abbia la più grande fiducia nel Signore; nulla piace di più al Signore
[che] la nostra filiale fiducia in Lui, nel suo cuore divino e misericordiosissimo.
Quanto mi spiace che il padre Romano sia infermo!
Se
lo vede o gli scrive, la prego di portargli
mandargli col il mio saluto fraterno
le espressioni di ogni più santo conforto e i migliori voti di guarigione.
Io
penso che tornerò a Buenos Aires nel primo semestre del 1938 così
¨