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         [Tortona,] 12 / 11 [190]0


 Carissimi nel Signore,


 In risposta alla loro lettera del 9 corrente.

 I Il Collegio Convitto Paterno di Tortona la La Piccola Casa

della Divina Provvidenza fa parte, ed è Casa madre dell’Opera della Divina Provvidenza.

 L’Opera della Divina Provvidenza è costituita da diversi elementi personali:

aspiranti, novizi, professi, anziani.

 Ha per scopo mediato remoto: la santificazione dei congregati e della società, -

e per scopo immediato prossimo: la completa esecuzione del programma pontificio.

Gli anziani Essi fanno voti perpetui, solenni, assoluti -

e costituiscono la gerarchia dell’Opera della Divina Provvidenza

e il centro della Congregazione, formando una compatta e strettissima falange

nucleo strettissimo che ha per titolo la Compagnia del Papa.

Questi Gli anziani ai tre voti: povertà, castità e obbedienza ai proprî superiori

comuni ai professi, - hanno per obbligo il 4° voto: incondizionata obbedienza al Papa.

 L’azione dell’Opera della Divina Provvidenza e dei suoi capi

si sviluppa nella legalità fino sino a che le sue leggi non urtino volontariamente,

direttamente, sensibilmente e costantemente lo spirito della chiesa

e gli intendimenti pontifici.

 I professi hanno oltre i tre voti povertà, castità, obbedienza, - ma semplici, -

ed esplicita fanno apposita promessa davanti al SS. Sacramento

di eseguire in ogni ordine di idee e di fatti, e con ogni attività dell’intelletto

del cuore e del braccio quello che al Pontefice piacerà e dirà comunicherà comunicare

al padre Superiore padre Superiore dell’Opera della Divina Provvidenza.

 Per essere ammessi a fare parte degli aspiranti bisogna fare formale domanda,

e dichiarazione di osservare le regole e l’ubbidienza e rinuncia di ogni cosa e volontà.

nelle Le regole sono pressappoco rigorosissime, ma la carità le fa più dolci

e soavissime come quelle della Compagnia di Gesù, -

ma più determinatamente fisse allo scopo tutto papale, secondo i bisogni del tempo nostro.

 Chi è accettato novizio ha la morale certezza che se perseverando,

è ed essendo poi ammesso a fare la professione, diventerà sacerdote.

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