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          Venezia, il 20 Settembre 1925

          Anime e Anime !


 Ai carissimi sacerdoti chierici e aspiranti della  Congregazione

dei figli della Divina Provvidenza  che sono in Polonia,


 Cari figlioli in Gesù Cristo,


 la grazia e la pace del Signore siano sempre con noi,

o carissimi figlioli della Polonia.

 Mi è assai gradita la venuta costà del don Biagio Marabotto,

sacerdote professo della nostra umile Congregazione della Divina Provvidenza,

ed ora inviato in Polonia a farvi da superiore e da padre in Gesù Cristo per mandarvi,

a suo mezzo, parole di paterno conforto nel bene e la più dolce e grande benedizione.

 Già il carissimo don Alessandro mi ha parlato molto bene di voi,

e come voi con l’aiuto di Dio, vi preparate ad essere le prime pietre vive

della Piccola Opera della Divina Provvidenza nella vostra Nazione Polacca

illustre per le sue glorie e per la sua fede, e tanto cara al cuore della chiesa, al Papa,

come pure tanto cara a tutti noi Italiani, che sempre abbiamo fortemente amata

la vostra Patria, e abbiamo per essa pregato e fatto fervidi voti

per affrettare da Dio la sua libertà e indipendenza.

 Ogni qualvolta io penso a voi, e ci penso ogni giorno, o cari miei figli,

l’animo mi si riempie di santi affetti e delle più dolci e care speranze.

Che la Divina Provvidenza vegli maternamente e sempre sopra di voi tutti,

e tutti vi mantenga nei santi propositi, costanti e perseveranti

nella vostra vocazione religiosa.

 Il don Marabotto, mentre vi porterà il mio più caro saluto vi dica tutti i voti

che ogni giorno faccio a Dio per ciascheduno di voi, o miei cari figlioli,

e le raccomandazioni paterne che a lui ho rivolto perché abbia cura di voi in Gesù Cristo

più che della pupilla dei suoi occhi.

 Però voi, o miei cari, ascoltate con riverente affetto la parola sua,

e vedete di acquistare di giorno in giorno sempre più buono spirito,

rinvigoritevi e rinnovatevi in quella maggior pienezza di vita religiosa, e di umiltà,

di carità, di obbedienza di sacrificio come è nei desiderî della santa chiesa

e dei vostri Superiori, per la edificazione in voi di Gesù Cristo Signor nostro.

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 Ravvivatevi, o miei figlioli, nella pietà: ravviviamo la vita interiore

delle anime nostre, e rendiamoci più intima, sempre più intima la nostra unione con Dio,

nostro celeste padre, e con Gesù Cristo, Dio nostro e Salvatore nostro dolcissimo.

 Guai il giorno in cui ci lasciassimo svigorire per trascuratezza, per accidia,

per dissipazione o anche solo per sregolata effusione di noi stessi nelle cose esteriori, -

guai, se ci lasciassimo svigorire nella pietà e nello spirito della vocazione.

 Che il Signore ci guardi da tanta rovina. Ma egli ravvivi in noi

la vita del suo Spirito Santo, e veramente ci faccia oggi e sempre tutti un cuor solo,

e un’anima sola con lui, tutti uniti nei pensieri negli affetti, nelle opere:

tutti ferventi e affuocati nel suo santo amore come dice l’epistola della Messa di oggi,:

in Charitate radicati et fundati. Eph. III

 Vivificati così nella carità, cioè nell’amore santo di Dio, dei fratelli di Congregazione

e del prossimo, uniti nell’amore e nella unione con Gesù Cristo e con la sua santa chiesa,

ci faccia Iddio attenti e pronti a vedere con gli occhi illuminati del cuore

tutto il bene che dobbiamo fare e che Dio vuole da noi e facciamolo.

 E vi faccia docili ed alacri il Signore nell’ascoltare e secondare

la parola dei vostri sacerdoti e del Superiore che vi mando, e che certo vi farà le veci mie,

anzi farà le veci stesse di Gesù Cristo.

 E così possiate voi avanzare sempre più in alto nella imitazione di Gesù Cristo.

Abbiate una grande fede nel Signore nella Sua Divina Provvidenza,

e ogni fiducia abbiate nella materna bontà e assistenza della santa Madonna,

e poi ogni giorno studiatevi di vivere secondo lo spirito e la regola del nostro Istituto,

al quale la mano di Dio vi ha portati, per sua misericordia.

 Io affretto con vivo desiderio l’aurora di quel giorno che potrò venire a vedervi

e ad abbracciarvi nel Signore costà, nella vostra cara Polonia.

 Spero che ciò sarà nella prossima primavera, ma questa mia speranza

sta tutta nel Signore e nella efficacia delle vostre preghiere.

 Pregate dunque anche per questo.

 Ed ora vi benedico con cuore grande di padre in Gesù Cristo

o care speranze della Congregazione della Divina Provvidenza in Polonia,

possa questa benedizione paterna unire vieppiù

e dilatare i nostri cuori nella carità fraterna,

nell’unione di tutti i fratelli già sparsi su tanti lidi lontani.

Sia questa benedizione pegno della benedizione stessa di Dio.

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 Amiamoci nel Signore e viviamo del Signore.

Viva in noi col suo Divino Spirito Gesù Cristo, e ci faccia conoscere tutto ciò che vuole,

perché avvenga in noi il regno del suo padre celeste con la sua pace:

«Pax Christi in regno Christi».

 Vi abbraccio in ispirito e ad uno ad uno nel Signore,

e vi metto nelle mani della santa madre nostra, la Vergine Madre di Dio.

 Vostro aff.mo come padre in G. C. crocifisso


           Sac. Luigi Orione

           della Divina Provv.za

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