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[+] [Tortona,] 1 Giugno l932
Anime e Anime !
Ai carissimi figli in Gesù Cr., i sacerdoti della Casa di [Polonia]
La grazia di nostro Signore e la sua pace siano sempre con voi!
Sono
tornato a Tortona questa notte, e mi
hanno dato
ed ho avuto il vostro telegramma, speditomi jeri l’altro 31 maggio.
Vorrete
saviamente comprendere che un Superiore
non può non mi è possibile
decidere
l’apertura di una nuova Casa e il suo
acquisto, basandomi sopra di un telegramma, nel quale non si danno su
un telegramma, senza che di detto stabile e acquisto
non
sia mi sia scritto
nulla.
Qual’è mai quel Superiore che, senza avere i termini del contratto,
e
non si dice nulla di ciò che è potrebbe permettere
ed approvare un simile fatto?
È prima necessario che il Superiore sappia, e sia esattamente informato
perché
possa per decidere
secondo i sacri canoni e svolgere le pratiche volute
dalla santa sede, - con quella cognizione, prudenza e coscienza che si esige.
Nessuno,
certo, sarà più di me felice che di
me di vedere la nostra Congregazione
si
consolidi consolidarsi e si
sviluppi svilupparsi nella Polonia,
nazione
che fu sempre carissima
al mio cuore e particolarmente prediletta,
ma
le fondazioni di nuove Case non si fanno con
un su un semplice telegramma:
si
fanno bene o non si fanno: questa è la mens et
sanctae sedis.
Quindi
don Marabotto mi mandi mi
si mandino tutti i dati:
se
appena vedrò che la
proposta è tale da potersi prendere in considerazione
io stesso scriverò a sua Eccellenza rev.ma Mg.r Adolfo Szelaziek Vescovo di Luck
o al suo ausiliare Mg.r Stefano Walczykiewicz, e, occorrendo,
manderò
mio un fiduciario
perché tratti direttamente e col col
Vescovo e con i proprietarî.
E
qui, o C cari miei
figli, permettetemi di dirvi che questa
esporvi un dubbio
che
mi vi è venuto, dopo
aver molto pregato. per
La grande premura fretta e premura che qualcuno di voi dimostra
di
voler aprire Case nuove
Case mi fa molto dubitare e temere di lui. che
ci possa essere
qualcuno
tra di voi qualcuno che abbia troppa fretta di diventare lui
Superiore
e
forse non avendo vero spirito da buon religioso voglia poi fare il
Superiore
Io
prego Iddio Mi fa pensare che sotto speciosità di
zelo sia in lui una grande voglia
di
es di
sottrarsi alla dipendenza, e che voglia essere prima Superiore
che buono,
sin
e umile religioso.
Mi
sbaglierò io? Veramente io vorrei sbagliarmi, e
che questo non sia , ma
ma
com Iddio mi ha fatto
troppo conoscere lo spirito l’animo
di qualcuno
onde mi sento in dovere di aprirvi il mio cuore, come deve fare un padre
ai
con i suoi amati figli.
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Con
queste parole Non vorrei che qualcuno, per sua
vanità e sua presunzione
e
per mancanza di spirito religioso, ambisse di essere
superiore,
e
cadesse finisse di
cadere nei lacci del diavolo, facendo;
Egli fa del male
con
la sua vita poco umile, poco sincera poco sottomessa e
poco disciplinata,
all’andamento
della Casa e ai suoi confratelli fa del male a sé e
a voi,
se in Domino non aprirete gli occhi per scoprire il sottilissimo veleno e la zizzania
che
mira a seminare tra di voi per rompere
intorbidare gli spiriti vostri
e di
seminare la dissensione e la ribellione. Non ut
confundam vos haec scribo,
sed ut filios meos carissimos moneo.
State attenti: vi scrivo in domino cari miei figlioli;
E vi scrivo dopo aver molto pregato e preso lume e consiglio da Gesù sacramentato.
i
I veri buoni religiosi e i santi, come
ricevevano piangendo l’ufficio di superiore,
così
ed era loro occasione di giubilo l’esserne
quando ne erano alleggeriti.
State
in guardia, cari miei sacerdoti, che tra di voi non ci sia qualcuno
che chi,
insofferente di disciplina e della vera, umile e santa vita religiosa,
non
lavori subdolamente e con sottile scaltrezza a
intorbidire le acque
a
turbare togliere
l’unione dei cuori e la pace relig
della vita religiosa
disseminando
zizzania nei vostri cuori, - e, sotto e
tutto con finzione
e
apparenza di zelo per il bene della Congregazione.
miri con la sua
Ma
Iddio punirà grave ogni
doppiezza e ipocrisia a sottrarsi dalla
e non benedirà mai
chi vuole sottrarsi alla umile dipendenza del legittimo superiore,
e
a per mettersi lui in una posizione orgogliosa di
indipendenza, per onde
soddisfare
alla sua vanità e ambizione.
Bisogna
prima essere veri e santi Religiosi per
essere poi;. Solo così,
quando
poi Iddio disporrà, si sarà capaci,
col divino aiuto, di esercitare in umiltà,
prudenza, carità e sacrificio la carica di superiore.
Ma
r Ritornando ora alla proposta, aspetto dunque di
essere pienamente informato,
perché
io sappia se possa, - come certo
sarebbe certo mio vivo desiderio, -
dare il permesso e la benedizione.
¨