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          [Tortona,] 21 Dicembre 1932

          Anime e Anime !


 Ai miei cari figlioli in G. Cr. della Polonia.


 La grazia di nostro Signore e la sua pace siano sempre con tutti

e con ciascuno di voi, o cari miei figli agg. della Polonia o che siete in Polonia!

 Vi mando la santa benedizione pel dolce Natale del Signore!

 Pregherò per tutti ma in modo speciale per voi, che sento di tanto amare in Gesù

e Maria SS. E voi pregate per me, sempre! E chi sentisse di non essere a posto,

come deve essere un buon religioso, un vero figlio della Divina Provvidenza, preghi,

esamini con spirito di umiltà la sua condotta, chieda a Dio grazia e aiuto con fede

e ravvivi ai piedi di Gesù bambino lo spirito della sua vocazione e si metta a fare bene.

Datemi delle consolazioni e non dei dolori, dolori ne ho già avuti tanti! Adesso basta:

desidero e voglio che codesta Casa sia a posto religiosamente, e chi non si sentisse

di essere vero religioso, vivendo in obbedienza, castità, e povertà religiosa deve ritirarsi:

deve cercarsi un Vescovo benevolo che lo riceva, e se ne vada col Signore.

Con noi devono restare solo quelli che vogliono essere veramente religiosi,

non solo di nome e di tavola, ma di vita secondo i consigli evangelici, e le nostre regole.

Tutto si deve fare per amore e niente per forza, e chi non intende fare vita di orazione,

di umiltà, di sacrificio, di purezza, di sincera obbedienza e di buon esempio

e di edificazione, sia esso chierico o aspirante o sia esso già sacerdote,

deve farmi la carità di cercarsi un Vescovo che lo accolga, e se ne vada!

Già tengo qui pronti quelli che verranno a prendere il posto dei fratelli disertori.

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 Per quanto mi possa essere di dolore grande la defezione di alcuni

è sempre preferibile che se ne vadano, piuttosto che restare in codesta Casa

a dar mal esempio ai giovani, facendo una vita di finzione e di tiepidezza,

facendo la loro propria volontà e vivendo con doppiezza, con sotterfugi e di maldicenza.

Io mi sento profondamente addolorato della condotta tenuta da qualche sacerdote che,

venuto meno ai sacri doveri e voti, si è dato come alla latitanza indegnamente.

Che Iddio non abbia da maledirlo e da abbandonarlo alla perdizione eterna!

Guardatevi, o miei cari, dai mormoratori e da quelli che sono religiosi di nome

e non di vita. La sacra scrittura dice che i mormoratori seminano la discordia,

portano il malumore e la tristezza là dove dovrebbe regnare la pace,

l’allegrezza insieme con la dolce carità fraterna e unione dei cuori.

Figli miei della Polonia, scuotetevi e infervoratevi nel bene e nella unione,

siate cor unum et anima una col vostro superiore don. B. Marabotto.

 Con l’ubbidienza, rispetto e affezione con i vostri superiori fate che essi,

come dice S. Paolo: cum gaudio hoc faciant et non gementes

abbiano cioè a compiere l’ufficio loro con gaudio e non sospirando.

Specialmente raccomando l’osservanza perseverante della povertà, da cui,

in massima parte dipende il benessere della nostra Congregazione.

 Carissimi figli della Polonia, terra da me tanto amata sin dai miei giovani anni,

popolo già tanto martoriato, ma da Dio alla vergine Maria, e alla chiesa tanto prediletto,

siate persuasi che il Signore non mancherà di benedire largamente la vostra fedeltà,

se malgrado i mali esempi ricevuti da chi doveva tra voi essere luce di buon esempio,

sale della terra e luce del mondo, voi vi manterrete saldamente uniti

al vostro Superiore don Biagio Marabotto; e a me e a lui darete il conforto,

tutti nessuno di voi sia più eccettuato, della più fervorosa esattezza

nella osservanza di questi tre punti quali sono: l’ubbidienza, la carità e la povertà,

nella illibatezza della vita.

 Giunga questa mia lettera come un raggio di luce, come un’onda di balsamo

che dia conforto a tutti. «Non ut confundam vos haec scribo,

sed ut filios meos carissimos moneo in charitate Domini Nostri Jesu Christi!»

Adopero queste dolci espressioni di S. Paolo per animare tutti, per rialzare i caduti,

per sorreggere i vacillanti, per infervorare tutti in Gesù!

 Tutti sentite che la Congregazione anche in Polonia,

col nuovo anno deve cominciare una vita nuova: incipit vita nova in nomine Christi Jesu!

E tutti dobbiamo volere che la Congregazione arda di vero spirito religioso

e splenda per vita di vera santità: Chi non si sente deve ritirarsi!!

Noi vogliamo camminare con Gesù Cristo e dietro a Gesù, nella vita della perfezione

del Vangelo: chi non si sente si ritiri! È venuta l’ora di decidersi - o entro,

e si vive e si stà come si deve stare, se no, meglio fuori!

Pregheremo per chi se ne va, ma non si stia ad imbarazzarci il passo

e a dare malo esempio ai giovani che la Divina Provvidenza ci ha mandato o ci manderà.

Anche pochi, pochissimi, ma veri religiosi.

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 Cari miei figli, la grazia e la carità di nostro Signore Gesù Cristo

regni sempre nei nostri cuori; nessuno faccia l’offeso di questa mia lettera:

pensate invece alla longanimità e pazienza che ho avuto fin qui per degli interi anni,

con la grazia che mi ha dato il Signore. Pensate alle preghiere diuturne

e alle lacrime sparse sui deviamenti forse fatali di alcuni, che con tanta fiducia

e amore di padre in Cristo ho portato al sacerdozio! Chi comprende,

chi capisce, sa che non si può più tollerare né andare oltre di così.

 Deve cominciare per la Congregazione della Divina Provvidenza in Polonia

una vita nuova, vita veramente di unione col vostro Superiore, vita di verace dipendenza,

vita di vero spirito e di osservanza religiosa. E ciò col Divino aiuto da parte di tutti.

 Ispiri Iddio le vostre menti, e le illumini, diriga Iddio i vostri discorsi,

informi Iddio e solo Iddio le vostre Opere, ora, domani sempre.

 Arrivederci cari figlioli miei, sappiate che vi porto tutti nel cuore

e sull’altare sempre; come veri figli di predilezione ; e se ora sono forte con voi,

è perché vi amo tanto in Gesù; e ho molta fiducia nei Polacchi,

e molto aspetto dalla cara Polonia. Viva Maria! Viva la Polonia!

 Vi abbraccio con abbraccio spirituale di padre e con cuore di padre e sacerdote.

Vi benedico tutti, tutti tutti.

 Vostro in Gesù crocifisso


           Sac.te Orione  O. D. P.

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