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[Tortona,] 26 Novembre 1937
Caro mio don Nowicki,
La grazia del Signore e la sua pace siano sempre con noi!
Ricevo la tua lettera del 23 corr. m., e sono lieto di poterti rispondere
a volta di corriere.
Tu avrai ricevuto, certamente, una mia lunga lettera con le disposizioni
date dal rev.mo padre Visitatore.
Hai fatto molto bene a rispondere subito con tutta sommessione e obbedienza
a sua Eccell. rev.ma Mg.r Karol Mieczystaw, Vescovo di Vladislavia.
È mio vivo desiderio e volontà che si stia nel mettere la veste all’uso
e abitudini proprie della Polonia, e che non si anticipî, ma si stia alle disposizioni date
da Mg.r Vescovo, anche per evitare gli inconvenienti da esso lamentati, ma, soprattutto
per fare atto di sincera obbedienza e di devozione alla Autorità dei Vescovi,
che lo Spirito Santo ha posto a governare la chiesa di Dio.
Come già ti ho scritto, mando due sacerdoti, don Francesco Zewieski
e con lui don Zanatta con due chierici; don Zanatta e questi due chierici
sono destinati per la Colonia agricola; ma alla Colonia,
almeno sino a che il sac.te Zanatta non capisca un poco la lingua polacca,
è necessario che ci sia un’altro sacerdote, ad esempio don Francesco Podguski, -
il quale non desidera stare a Zdunska Wola, dove ha la sua famiglia.
Don Francesco Podguski potrà stare meglio in salute alla Colonia,
dove mi dicono che già ci stava volentieri e anche meglio appunto di salute.
Sua Eccellenza il Visitatore apostolico ha disposto che i sacerdoti della Polonia,
che non hanno intenzioni di Messe, celebrino secondo la intenzione che vi manderò io,
oppure che le Case della Polonia contribuiscano per mantenere i...
So che anche i Passionisti polacchi, che hanno mandato in Italia tutti i loro chierici,
pagano qui per il loro mantenimento - così fanno i Salesiani
e le altre Congregazioni religiose, che mandano i loro chierici a studiare in Italia.
Ora così farete anche voi altri: - si metterà una pensione mensile minima,
ma tutti dovranno pagare quel tanto al mese che il Visitatore stabilirà.
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Quindi, prima di mandare qui della gente, pensate bene, caro don Nowischi,
chi
mandate, perché almeno li
dovrete mantenere e pagare i viaggi.
Per ora mandate i novizî chierici e quegli studenti chierici che hanno già i voti,
di provata ottima condotta, e che non sono necessarî per l’insegnamento
né
per l’assistenza - per i quanto
ai novizî coadiutori,
aspettate a mandarli,
che vi scriverò ancora.
Don
Demrych avrà messo quel professore solo come ispe
soprastante agli studi,
pel buon andamento delle scuole, non perché sia ispettore dei chierici.
Quanto a don Demrych, gli ho scritto in questi giorni,
e spero che stia meglio di salute, e che anche nello spirito religioso farà meglio.
Tu trattalo con carità di fratello e consiglialo sempre con dolcezza di cuore
e pazienza
¨