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L’Istituto Vittorio
Emanuele III de’ poveri fanciulli di
Borgonovo Val Tidone
e la mia ora di guardia
Trattenevasi un giorno il beato Cottolengo a parlare col Re Carlo Alberto, -
erano nel palazzo reale di Torino e presso una finestra che dà sulla piazza.
E il Re, che voleva assai bene al Cottolengo, manifestò qualche timore sulla sorte
avvenire della pia opera fondata dal Beato; e, passando lo sguardo sul sant’uomo, gli disse:
Caro canonico, il Signore ce lo conservi; ma ella ha già pensato al suo successore?
Se mai lei morisse, che cosa diverrebbe la Piccola Casa della Divina Provvidenza?
- Maestà, rispose il Cottolengo, dubita della Divina Provvidenza? -
Vede là in basso che al portone del palazzo si fa il cambio della sentinella? Ecco,
un soldato bisbiglia all’orecchio dell’altro una parola; questi si ferma col fucile alla spalla,
e quell’altro se ne va, quasi senza che nessuno se ne sia accorto. E la sentinella continua:
e
fa il suo dovere. Così sarà per la Piccola
Casa. Io sono un nulla;
quando la Divina Provvidenza lo voglia, dirà una parola ad un’altro,
che
verrà a prendere il mio posto, e
farà la guardia, è
e la sentinella che
continua.
Ammirato il Re di risposta sì semplice e bella tutt’insieme e spiritosa:
Carissimo canonico, gli disse, le auguro che questa Divina Provvidenza
la accompagni sempre e dovunque; faccia tutto come il Signore le ispira.
Amici e benefattori dei poveri fanciulli, raccolti dalla carità
del compianto Padre Paolo Lingutti nell’«Istituto Vittorio Emanuele III»
di Borgonovo Val Tidone, l’indimenticabile padre è stato chiamato dal Signore,
or è
quasi un anno, ed è passato e e
da questa misera vita è passato a vita beata.
Dalla mano di Dio egli ha certo già ricevuta quella eterna ricompensa
che Gesù ha promesso a chi nel nome del Signore, raccoglie l’orfano e il derelitto,
a
chi veste gli ignudi, e
dà pane a chi ha fame.
Ma
che Che sta ora avvenendo
succedendo all’Istituto di Borgonovo,
fondato dal p. Paolo?
Null’altro che il cambio della guardia: è la sentinella che continua.
Quel
Dio che per le opere della sua paterna
bontà sulla terra,
suole
pren scegliere i deboli
per confondere i forti, e quello che agli
occhi del mondo
non
è per confondere quello che, è agli
occhi del mondo, è: - lui, il Signore,
non ho trovato sulla terra creatura più vile di me, e perciò a mandato me
a continuare l’opera benefica del padre Paolo, affinché si conosca che ogni bene è da lui
e non dalla creatura, e nessuno possa gloriarsi al cospetto suo, e chi si gloria,
si glorî nel Signore!
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E
così, silenziosamente, nella novena di San Giuseppe, che
ha custodito l’infanzia
Custode
dell’infanzia di Gesù, è cominciata all’Istituto di
Padre Paolo
dei poveri fanciulli di Borgonovo la mia opera di guardia.
Ed
è È cominciata nel nome di Dio e con la più ampia
benedizione
di sua Eccellenza rev.ma Mg.r Ersilio Menzani, Vescovo di Piacenza,
che ha tanto a cuore l’avvenire di quei cari figlioli.
E il buon Gaspare Rocca, che fu già braccio destro del fondatore,
con
lo stesso spirito di bene che lo ha sempre animato, darà
tutto continuerà a dare
tutta
quella la sua mirabile
attività, il bu suo
cuore e la sua vita in ajuto
e
conforto della povera nuova
sentinella.
E così l’opera del padre Paolo, - Deo adiuvante, - si consoliderà
e
prospererà sempre più a salvezza della
gioventù povera di tanti fanciulli poveri
e abbandonati.
L’ora di guardia è cominciata; ma non sarò già una rigida sentinella, nò,
sarò un padre, e voglio esser un padre in Cristo dal cuor grande!
I giovanissimi non sono forse di chi li illumina, di chi li istruisce e li ama?
Mi ajuti dunque il Signore ad amarli quei poveri fanciulli, sì e come il padre Paolo
li
ha amati santamente
amati: che io li ami di quella affocata e soave
soavissima carità
onde Gesù ha amato e ama i piccoli e i poveri!
E così mi dia il Signore di camminare sulle orme benedette di padre Paolo,
educando questi cari figlioli ad onesto vivere cristiano e civile, all’amore d’Italia,
al lavoro; sviluppando poi, a suo tempo, la tanto benefica istituzione
Sì che essa sia sempre più degna del nome augusto che porta e della benevolenza
e affetto onde è circondata e sostenuta dalle Autorità e dal pubblico.
Vogliano
tutte le Autorità si della Provincia Piacentina
che dell’insigne del
comune
di Borgonovo, - alle quali mando il più riverente saluto:
mi
vogliano gli amici e benefattori dell’Opera
e i lettori del «Giovine italiano»
continuare
all’umile povero Istituto
quella benevolenza onde gli furono sempre larghi; -
e le
ossa del pio padre
Paolo esulteranno di gioja!
Assicuro
che pregherò e farò pregare ogni giorno i
nostri cari fanciulli
per i cuori buoni e generosi, che ajuteranno moralmente o materialmente
questi
cari fanciulli, e essi.
Essi verranno educati ai sensi di profonda riconoscenza
e, spero, saranno sempre memori e grati verso quanti avranno fatto loro del bene
Assistito
Confortato dalla grazia del Signore,
che implorerò umilmento ad ogni ora:
sorretto
dalla celeste valida protezione celeste
protezione di S. Vittore,
e
dalle preghiere che dal cielo di padre Paolo dal cielo ove piamente
Lo
crederanno e dai consigli e dalla saggezza delle
Autorità: dei Superiori: -
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coadiuvato
dalla bontà intelligente bontà e
della sua lunga
esperienza del sig.r Rocca,
nonché dallo zelo delle ottime rev.de suore e dalla buona volontà
e
corrispondenza dei giovani, - ho fede di poter dare in
essi in essi un giorno in
essi in essi
alla
chiesa dei figli devoti e di vita veramente cristiana, e
di preparare e alla Patria
degli onesti e buoni padri di famiglia, dei cittadini laboriosi onorati,
degni del grande avvenire della nuova Italia.
E
Iddio e la sua la sua SS. Maria Vergine
E
la Divina Provvidenza stenda sempre le
sue ali sempre più maternamente le sue ali
sopra l’Istituto Vittorio Emanuele III pei fanciulli abbandonati di Borgonovo Val Tidone,
e la
santa Madonna «Mater Dei» ci conforti
e benedica tutti!
Sac. Luigi Orione
della Div. Provvidenza
¨