V052T085 V052P147
[Roma - Sette Sale,] 27 Giugno 1928
+ Anime e Anime !
Ai miei cari figli in X.sto i chierici di Villa Moffa
La grazia e la pace di nostro Signore siano sempre con noi!
Ho ricevuto la distinta dei vostri voti di esame, e le note aggiunte.
Se vi dovessi dire di essere rimasto soddisfatto dell’esito degli esami, mentirei a me stesso;
e, certo, chi di voi mi conosce, non mi crederebbe.
Su 13, due solo promossi, è ben poca cosa, e diventa ancor più poca,
quando si pensi che Pannori dovrebbe essere ben più innanzi,
con condiscepoli che fanno già altri studî, e Ponzano è promosso sì,
ma solo sul greco di 4ª ginn.le. Non tengo conto di Silvano, che è malato, - parlo dei sani.
Mi aspettavo dunque di più, molto di più, e parlo in generale;
poi
al personale particolare
ci verrò, quando Iddio mi concederà
trovarvi pronti al liceo in ottobre
San Paolo Apostolo, nella seconda lettera ai Corinti, dice che la cultura,
la scienza è necessaria nei Ministri di Dio. - E parla di quella scienza che, alla luce di Dio,
diventa sapienza, dove non è vanità né morte, ma vita per sé e pel prossimo.
La
Perché la scienza umana, o miei figli, e la cultura
nelle lettere valgono nulla,
senza
la virtù. Ma lo studio e le buone cognizioni, quando si prendono
apprendono
per elevare la mente al creatore, per conoscere meglio Iddio e amarlo di più,
per meglio servire Iddio nel prossimo (come dobbiamo fare noi),
allora lo studio non invanisce, non rende superbi, perché si acquistano le cognizioni
e la scienza con umile e retta e santa intenzione, e diventa una necessità,
e
un dovere per poter
vana gloria di questo mondo sarà più forte in quelli, che l’amore di Dio in noi?
Nessuna divina virtù, né il sangue né la morte di Gesù ci riscuote?
Diremo col Salmista solo la prima parte del versicolo: «Io dormî e mi assonnai»?
Quando io penso alla Moffa, vorrei consolarmi in voi; ma, se getto lo sguardo
sui
voti da voi riportati, e se
penso a certe passate delusioni che ho già avuto
da alcuni di voi, - temo che Iddio e la Congregazione non avranno da voi
quanto si aspettano, e profondamente mi addoloro.
V052P148
Temo che voi non siate dei positivi, ma dei negativi:
e
che dal sonno delle vostre anime divenga
gran parte del provenga il risultato negativo
dei vostri esami.
Guai ai tiepidi! saranno rigettati e vomitati dalla bocca del Signore!
Guai a chi si abbandona all’indifferenza, e non sente orrore di quel tedio dello spirito,
che è l’etisia dell’anima.
Guai
alle acque stagnanti, - esse imputridiranno, e
non esaleranno che miasmi
e microbi di morte.
Via, l’ignavia, via!
Scuotetevi, o miei cari figlioli, e datevi ad amare Gesù e la vostra anima:
la chiesa e la vostra Congregazione, - pregando, vegliando, operando virilmente,
nella umiltà e nel fervore; nel lavoro manuale e nel lavoro mentale: nel sacrificio del cuore,
nel sacrificio della intelligenza, nel sacrificio delle volontà e delle membra.
Sentite, o miei figli, tutta la responsabilità che vi incombe:
sopra tutto sentite la Carità di Cristo che c’incalza e ci preme: Charitas Christi urget nos!
Chi
questa non sente: questa esca
di Congregazione: non fa per noi!
Che i vostri occhi si aprano alla luce di Dio e della vostra vocazione!
Che i vostri occhi si aprano, e si aprano insieme i vostri cuori, a sentire
nella
carità di Gesù, tutta la sublimità e
il tutto il valore della vostra celeste chiamata!
Guardate i campi sterminati che aspettano gli operai del Vangelo:
i campi ove il male dilaga e fa strage di anime, e sentite il rimorso della freddezza,
della vostra indolenza della vostra pigrizia; e ricordate quanto è scritto al Capo XV 22
dell’Ecclesiastico:
« Iddio «non vuole
una moltitudine di figli fiacchi e inutili»;
e più innanzi, al Cap. XXXV, 6, dice: «Non apparebis ante conspectum Domini vacuus».
Non comparirai davanti al Signore colle mani vuote.
Vi supplico quindi o miei amati figli in Gesù Cristo, di redimere il tempo perduto.
s
Scuotetevi dall’intimo della coscienza, e,
decisamente e col più grande impegno,
datevi a riparare i voti scadenti, - sì che, per ottobre, possiate essere promossi,
e compiere la volontà di Dio in quella del vostro superiore e padre in Gesù Cristo.
V052P149
Via
ogni leggerezza, via ogni rilassatezza, via ogni torpore e
via l’ignavia,
e
via l’indifferenza!
Sia la vostra una vita di divina carità, di fuoco, di sacro fuoco in tutto, in Dio
Non mi basta la vostra fede, ho bisogno e voglio constatare le vostre opere
Pregate la Madonna, e cresca in voi lo spirito di Gesù Cristo, che non è tiepidezza,
ma divino foco, e vita e gaudio in lui! Non blando riposo,
ma ripresa di tutta la vostra buona volontà ed energie nell’amore di Dio, -
perché vanamente parlerei, se non sentite Gesù, se non amate Gesù,
se non operate per Gesù L’amore di Gesù Cristo crocifisso accenda,
consumi rifaccia tutto in voi: instaurare omnia in Christo, sì, ma cominciando da noi,
se no, mai rinnoveremo altri in Cristo, se prima non avremo rinnovato in lui tutto in noi,
ogni cosa di noi, tutto noi!
Coraggio, o cari figlioli, tutto potremo in lui che ci conforta!
Preghiamo, ed egli ci esaudirà.
Vi
supplico di non dare Pensate anche al mal esempio che
date agli aspiranti
che
vengono dopo di voi, e rimediate! ma
siano Siano, invece, essi confortati
dal vostro buono spirito, dalla vostra pietà, dal vostro spirito di umiltà, di sacrificio,
di studio, di lavoro
Accogliete
questa correzione m con
umile e docile cuore:
meditate questi avvertimenti, e metteteli in pratica
-
tenete Tenete nelle vostre mani lampade fornite
d’olio, non vuote: lampade ardenti,
non spente: - lampade splendenti - perché ardere è poco (dice S. Bernardo) -
bisogna ardere e splendere.
Io prego per voi con grande amore di padre, e molto mi aspetto da tutti
e da ciascheduno di voi!
Sono ore di grandi profondi dolori per me: fate che, venendo a voi,
possa trovare di che consolarmi.
Vi
benedico tutti, al dal
vostro Superiore sino al più piccolo di voi!
Gesù Signor nostro e la Santa Madonna [ci] benedicano!
Sac. Orione
¨