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+ Almas! Almas!
Rio de Janeiro, 12 de Abril 1937
A’ miei cari novizî,
Il Signore sia sempre con voi, e vi dia la sua pace,
quella pace quam mundus dare non potest.
So che avete terminati gli Esercizî Sp.li, e cominciate ora l’anno del Noviziato.
Ho pregato particolarmente per voi in questi giorni, e sempre vi ricordo,
e levo a Dio la mia povera preghiera perché abbiate a trarre
ogni maggior profitto spirituale da codesta scuola di virtù che la Divina Provvidenza
ha aperto davanti a voi, cari miei figli in Gesù Cristo.
Il Noviziato è veramente una scuola, è la scuola della virtù,
la scuola della nostra educazione e formazione religiosa: la scuola che insegna a spogliarci
di tutto ciò che non di buono e di secolaresco e mondano portiamo in noi,
per conformare la nostra vita alla vita e agli esempi di Gesù Cr., nostro Signore.
E poiché Gesù, anzi tutto, umiliò sé stesso nella povertà della sua nascita,
della sua vita e della sua morte: semper humiliavit semetipsum, =
così il Noviziato deve essere, o miei cari, un esercizio continuo di umiliarci,
incessantemente umiliarci in tutto, fino a rendere il nostro cuore dolce e maneggevole
e atto a ogni bene. Dobbiamo rinnegare incessantemente noi stessi, il nostro amor proprio,
come ha detto il Divino Maestro: qui vult venire post me, abneget semetipsum.
Dobbiamo staccare l’anima nostra da tutto e da tutti, staccare l’anima fin da sé stessa,
perché solo viva di Gesù Cristo.
A questo desideratissimo stato, o miei cari Novizî, non si arriva se non passando
pel fuoco della tentazione, - quindi vi raccomando di pregare, e col fervore più ardente,
nella semplicità e nella pace, con grande confidenza e apertura di cuore
col maestro di Noviziato che è p. Cesare, preparatevi alla battaglia,
invocando la purissima.
Con l’umiltà e la preghiera alla Vergine vincerete sempre!
Vi conforto e vi benedico tanto.
Vostro aff.mo in G. Cr. e Maria SS.
Sac. G. L. Orione d. D. Pr.
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