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 +        Anime ! Anime !

         Bs. Aires, 12 Agosto 1936

         Calle Carlos Pellegrini 1441


 Viva Gesù! Grazie a Dio ho avuto tempo a scrivere questa

da leggersi dopo qualche giorno di Esercizî


 Caro don Sterpi non ho c’è tempo a rileggerla correggetela voi.


 Carissimi miei fratelli in Gesù Cr.,


 La pace del Signore sia sempre con noi!

 Potete immaginare quanto è grande la mia soddisfazione al sapervi riuniti;

anche quest’anno, nei santi Esercizî Sp.li, e la pena che sento di non trovarmi con voi, -

ma sia tutto per l’amore di Dio benedetto! - A Dio rendo grazie insieme con voi,

e vi ricordo in questi giorni con più frequenza e fervore, specie vi ricordo all’altare -

E prego lo Spirito Santo che, in questi giorni accettevoli e di grazie,

ci purifichi e santifichi, e ci sia sempre più largo di fede, di speranza e di carità

 Sono queste, come voi ben sapete, le virtù fondamentali della vita nostra

di cristiani e di religiosi.

 Una fede viva, incontaminata, forte, operante dia a me e a ciascuno di voi

lo Spirito Santo: quella fede che è un complesso di prodigi dell’amore di Dio verso di noi,

e che è il primo passo dell’amore nostro a Dio e al prossimo. La fede dei santi,

la fede del Cottolengo, del quale il suo confessore padre Fontana diceva:

«ha più fede di tutta Torino».

 Guai a noi, figli della Divina Provvidenza, se non avremo fede e gran fede!

La fede è la base di tutto l’edificio della nostra Congregazione, l’anima che deve dar vita

e far camminare la Piccola Opera.

Le La Sacra Scrittura dice che l’uomo giusto vive di fede:

i figli della Div. Provvidenza cesserebbero ipso facto d’esser tali,

se non vivessero di fede.

 La fede in Dio, che tutto vede e tutto dispone, in Dio che ci è Padre,

in Dio che è la Div. Provv.za, da cui prendiamo spirito e nome, ingrandisca, o miei fratelli,

i nostri cuori e sia il più grande balsamo e conforto della nostra vita. La fede,

una viva fede ci farà sempre contenti, in qualunque momento, in qualunque circostanza

 Le armi della fede sono tante e potentissime, ma una delle più efficaci

è la fiducia in Maria SS., nostra madre: basta essa sola, la Madonna benedetta

a sostenerci e a farci trionfare insieme con n. Signore col suo divin Figlio Gesù Cristo.

Fede! Fede! Fede!

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 La virtù della speranza ha per base Gesù Cristo, il sacrificio

e le promesse di n. Sig.re Gesù Cristo - Che lo Spirito Santo in questi giorni

accresca in noi questa confortante virtù: ci dia una speranza ferma, incrollabile, altissima,

che vada sino a farci toccare le porte del Paradiso.

 Se non va fin là, non è la virtù teologale di cui abbiamo tanta necessità per salvarci

e per essere religiosi non indegni.

 Sperare con fede: aspettare sperando con viva e sicurissima fede:

in spe contra spem: in Deo spes nostra: Deus spes nostra!

 Questa speranza è la sola di buona lega: essa esige che confidiamo grandemente,

che nella grazia e gli aiuti di Dio potremo vincere tutti i nostri nemici interni ed esterni,

tutti i nostri difetti, con la preghiera, con la umiltà, con la obbedienza alla s. chiesa

e ai Superiori, e facendo gli sforzi necessarî.

 Che la nostra speranza in Dio, o miei cari sacerdoti, non abbia confine! -

Tutto possiamo e dobbiamo sperare da Dio, che tutto può e tutto vuol darci,

ciò che è nostro bene, purché lo amiamo e lo preghiamo,

stando in ginocchio ai suoi piedi e ai piedi della s. chiesa.

 Chi confida in Dio non perirà in eterno, diceva mia madre, buona anima,

senza sapere che ripeteva una frase della S. Scrittura.

E noi animiamoci di frequentare nel cammino del santo servizio col ripetere:

«In Te, Domine, speravi, non confundar in aeternum!»

 La carità! Oh la più grande e la regina di tutte le virtù che incorona tutte le altre!

Oh come vorrei avere la lingua di tutti gli angeli, il cuore di tutti i santi

e della stessa beatissima Vergine per balbettarvi, o miei cari, qualche parola sulla carità, -

sull’amore cioè Santissimo e infinito di Dio per noi, di n. Sig.re Gesù Cr.,

Dio e redentore nostro per noi: sulle prove d’amore, sui sacrifici di Gesù per noi,

di Gesù che tutto si è a noi dato «in qua nocte tradebatur» e che sta con noi!

E ci ha comandato di amarlo, tanto che pare abbia bisogno di noi, del nostro amore

E volle che l’apostolo della purezza e della carità il prediletto, desse a noi di Dio,

la più vera, la più grande, la più consolante definizione: «Deus Charitas est» -

O carità, regno di Dio e Dio, soavissima, santissima, infinita carità, vita nostra,

palpito della nostra vita e dei nostri cuori, resta sempre con noi!

Tu sei il precetto proprio di n. Signore, la divisa dei discepoli del Signore:

che senza di te sentiamo che siamo nulla e con te, anche poverissimi di tutto il resto,

saremo tutto: resta sempre con noi!

 Vieni grande, perché tu sei grandissima e senza confine,

vieni grande grande su di noi che siamo piccoli tanto piccoli, e bisognosi del tuo spirito

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e di vivere tutti con te! Vieni, e trasformaci da poveri peccatori in veri

e grandi amatori di Dio e degli uomini: dilata i nostri cuori, santa carità di Gesù Cristo,

sì che noi non poniamo limiti all’amore di Dio e del prossimo, mai, mai! -

Sî tu, o Signore, il nostro solo e stabile bene, e che nulla di quanto vi è in terra

sottragga anche un briciolo solo del nostro cuore a Gesù, al suo Vicario,

alla s. chiesa, alle anime, specie dei piccoli e dei poveri.

 E nella vita ed di carità e nell’esercizio della carità fraterna

diventi la Piccola Congregazione un cuor solo e un’anima sola,

e glorifichi solo il Signore!

 Vi abbraccio in osculo sancto e vi conforto tutti, e ad uno ad uno.

 Pregate molto per me: la pace e la benedizione del Signore sia sempre con noi!

 Vostro aff.mo in G. Cr. e Maria SS.


        Sac. G. Luigi Orione  della Div. Provv.

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