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Ai Tortonesi


            16 luglio 1926


 A gloria di Dio benedetto e a diffondere sempre più la divozione

alla madre del Signore, venerata nell’umile chiesetta di San Bernardino in Tortona

col dolce titolo di Madonna della Guardia: a propaganda e difesa della fede

e morale cattolica, riprendo a pubblicare, il B sotto la protezione di San Marziano,

il Bollettino «La Madonna della Guardia».

 E intendo spargerlo a larga mano, senza ragione d’interesse,

grato a quanti vorranno ajutarmi con offerte a coprire le spese di stampa.

 A preparare la nostra popolazione alla festa della Guardia,

che la nostra «forte, fedele e credente Tortona» celebrerà con rito grandioso

la domenica 29 agosto, il Bollettino uscirà ogni 15 giorni, e poi.... e poi sarà quindicinale

o mensile, secondo che i tortonesi lo vorranno.

 La nostra sua prima parola, che il nostro Bo periodico pronuncia,

è parola di riverente saluto, di devota obbedienza, e di filiale amore

al nostro Venerato Vescovo, Mg.r Simon Pietro Grassi e una parola di rispetto

e di alto ossequio rivolgiamo rivolge a tutte le Autorità, poiché «ogni Potestà è da Dio».

 Il nostro modesto Bollettino non fa politica, un ché è semplicemente

un modesto foglio di propaganda morale e cristiana. Noi grazie a D Noi viviamo di fede,

di pietà, di carità: la nostra politica è il Pater Noster. Però non lasciamo di essere italiani,

e cerchiamo di dare al P in noi e di formare al Paese tali cittadini,

di cui non abbia ad arrossire, di cui abbia anzi ad onorarsi.

E Che se scopo essenziale del nostro Bollettino vuole principalmente vuol essere

di portare un qualche contributo alla ricostruzione spirituale delle anime,

mediante la divozione alla santa Madre di Dio, - ciò non toglie che esso

non miri non solamente a rinvigorire gli animi nel fervore della pietà e della vita cristiana,

ma anche a temprarli a quelle virtù e grandezze morali e civili

alle quali la Divina Provvidenza va chiamando l’Italia.

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 Persuadiamoci anzi che bisogna tornare alla religione, se vogliamo grande

e gloriosa la Patria.

 La guerra europea fu scatenata da chi era ossessionato da spirito di egoismo

e di perversione, specialmente nello svalutare i valori morali.

 Dovette essere un ignobile, spiritualmente cieco, calcolatore solo di ciò

che ha valore materiale. Ora il pericolo non è scomparso, tutt’altro!

 Badate, o amici: la morale e la vita stessa della società corrono ancora

gravissimo rischio, perché molti troppi vivono solo una religione di maniera,

altri e molti vivono sono gli spiritualmente ciechi, onde avviene

che il progresso meccanico va inghiottendo tutta o troppa parte dell’attività umana.

 Sola via di salvezza è la religione.

 La tempesta della guerra, e più un’alta luce di Dio, ha condotto

il Capo del nostro Governo a considerare e a mettere in efficienza i valori religiosi

e morali, poiché ben comprese che la restaurazione nazionale sarà solo possibile

se accompagnata dalla ricostruzione delle anime, da sincera e profonda rinascita cristiana.

 A questa rinata auspicata rinascita mira modestamente il nostro Bollettino:

a condurre o a ritornare le anime alla professione della fede, alla religione.

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