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 E in questa ora del mondo, ora tanto dolorosa, tanto triste, risolviamo, o amici,

di conservare inestinguibile e ognor più divampante il sacro fuoco dell’amore a Cristo

e agli uomini.

 E realizziamo la carità, specialmente in ispecial modo con lo stendere fraternamente

la mano e il cuore alle classi del proletariato, ai poveri operai, ai più umili e più

e ai più infelici.

 Spargiamo nel popolo, nella gioventù, nella Patria questo santo vivificante,

cristiano amore! Senza questo sacro fuoco, che è amore e luce, che resterebbe

della umanità?

 Ottenebrata la intelligenza, il cuore fatto freddo, gelido più che il marmo

d’una tomba, - l’umanità vivrebbe convulsa tra dolori d’ogni genere,

senza alcun alto conforto, solo abbandonata ai tradimenti, ai vizi, a scelleraggini

senza nome.

 Che sarà sarebbe dell’uomo e della civiltà, quando, le masse popoari dominate

da egoismo, di c da basse cupidigie, avvelenate da deleterie teorie comuniste,

le masse popolari romperanno rompessero ogni freno legge, ogni freno

di onesto vivere cristiano e civile ?

 Quando, perduta la fede, rinnegheranno Dio, esse rinnegheranno anche la Patria, e,

assetate di odio e di da voluttà di sangue, usciranno ossessionate con pronto la scure,

con fiaccola le faci falci, con la dinamite? !

 Il mondo ne andrebbe incendiato (combusto), e gli uomini finirebbero a sbranarsi

come non mai s’è visto, neppur tra le belve.

 Che guadagnerebbe la umanità, rinnegando la carità di Cristo?

 Con Cristo tutto si eleva, tutto si nobilita: famiglia, amore di patria, ingegno, arti,

scienze, industrie, progresso organizzazione sociale: senza Cristo, tutto si abbassa,

tutto si offusca, tutto si spezza: il lavoro, la civiltà, la libertà, la grandezza,

la gloria del passato, tutto va distrutto, tutto muore!

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