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[minuta di un Articolo]


Don Bosco


 Il 21 febbrajo in Vaticano alla presenza del Papa, dei Cardinali, di molti Arcivescovi

e Vescovi, del corpo diplomatico, nonché della Curia generalizia dei Salesiani,

e d’una magnifica adunanza degna delle grandi occasioni, è stato letto il Decreto

sulle Virtù eroiche praticate dal Ven.le Don Bosco, l’Apostolo moderno della gioventù.

 L’Uomo di Dio, della cui effigie benedetta fregiamo il nostro modesto bollettino,

veniva così altamente glorificato, e presto la Chiesa lo dichiarerà Beato. -

 I Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice rivolsero al Santo Padre

un fervido indirizzo di ringraziamento, promettendo di voler imitare costantemente

il loro padre fondatore.

 Il Vicario di Cristo rispose dicendo che Don Bosco è veramente

uno dei grandi uomini mandati da Dio per tenere sempre più viva la carità del Signore,

destando un’ammirazione piena di simpatia, di riconoscenza, di benedizioni.

 «Don Bosco, disse il Papa, è un colosso di grandezza benefica per la latitudine

del suo cuore sacerdotale, per l’altezza della mente, per la luminosa ed instancabile vigoria

della sua opera veramente apostolica»

«Che dun

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 «Che dunque gli esempi di questo grande imitatore di Cristo spingano tutti per su

su quella via per la quale egli sparse tanto bene, tanti fulgidi esempi

di cristiana edificazione», concluse il Santo Padre.

A rappresentare i Figli della Divina Provvidenza eranvi quattro nostri Sacerdoti: Don

Candido

 I nostri sacerdoti: don Antonio Tricerri, don Candido Garbarino, don Giuseppe

Adaglio, don Giuseppe Fiori, rappresentavano la Congregazione della Div. Provvidenza

alla solenne cerimonia, in posti molto distinti, insieme con gli Ispettori Salesiani.

 Don Orione vi avrebbe assistito con grande gioia, poiché il Ven.le Don Bosco

gli fece da padre, accogliendolo all’oratorio di Torino, e fu suo confessore.

 Ma, proprio in quei giorni egli aveva per le mani a Tortona un malato gravissimo,

che poi morì, e non si sentì di abbandonarlo, in quegli estremi momenti,

pur facendo un vero grosso sacrificio.

 Però, volle che mentre a Roma si compiva si glorificava il suo benefattore e maestro,

Don Orione volle che il busto del Ven.le Don Bosco, che è nell’atrio della Casa

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della Div. Provvidenza, fosse preso e portato dai giovani in trionfo per la Casa, tra canti

di esultazione e di gioia. Indi venne trasportato in cappella e posto a destra dell’altare

tra rami di candidi gigli.

 E Don Orione ci parlò poi a lungo di Don Bosco, evocando ricordi personali

commoventissimi. E poi intonò con tutta la sua anima un il Te Deum di ringraziamento,

e ci benedisse.

 E per tre giorni Don Bosco rimase là nella nostra cara chiesuola, a destra

della Madonna, ad ascoltare la nostra preghiera e i voti nostri più ardenti perché presto

la Chiesa lo abbia ad innalzare alla gloria degli altari.


Articolo necessario incastonarvi entro il cliché di D. Bosco

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