V053T009 V053P018
[minuta di un Articolo]
Don Bosco
Il 21 febbrajo in Vaticano alla presenza del Papa, dei Cardinali, di molti Arcivescovi
e Vescovi, del corpo diplomatico, nonché della Curia generalizia dei Salesiani,
e d’una magnifica adunanza degna delle grandi occasioni, è stato letto il Decreto
sulle Virtù eroiche praticate dal Ven.le Don Bosco, l’Apostolo moderno della gioventù.
L’Uomo di Dio, della cui effigie benedetta fregiamo il nostro modesto bollettino,
veniva così altamente glorificato, e presto la Chiesa lo dichiarerà Beato. -
I Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice rivolsero al Santo Padre
un fervido indirizzo di ringraziamento, promettendo di voler imitare costantemente
il loro padre fondatore.
Il Vicario di Cristo rispose dicendo che Don Bosco è veramente
uno dei grandi uomini mandati da Dio per tenere sempre più viva la carità del Signore,
destando un’ammirazione piena di simpatia, di riconoscenza, di benedizioni.
«Don Bosco, disse il Papa, è un colosso di grandezza benefica per la latitudine
del suo cuore sacerdotale, per l’altezza della mente, per la luminosa ed instancabile vigoria
della sua opera veramente apostolica»
«Che
dun
...................................................................................................................................
«Che
dunque gli esempi di questo grande
imitatore di Cristo spingano tutti
per su
su quella via per la quale egli sparse tanto bene, tanti fulgidi esempi
di cristiana edificazione», concluse il Santo Padre.
A
rappresentare i Figli della Divina Provvidenza eranvi quattro nostri
Sacerdoti: Don
Candido
I nostri sacerdoti: don Antonio Tricerri, don Candido Garbarino, don Giuseppe
Adaglio, don Giuseppe Fiori, rappresentavano la Congregazione della Div. Provvidenza
alla solenne cerimonia, in posti molto distinti, insieme con gli Ispettori Salesiani.
Don Orione vi avrebbe assistito con grande gioia, poiché il Ven.le Don Bosco
gli fece da padre, accogliendolo all’oratorio di Torino, e fu suo confessore.
Ma, proprio in quei giorni egli aveva per le mani a Tortona un malato gravissimo,
che poi morì, e non si sentì di abbandonarlo, in quegli estremi momenti,
pur
facendo un vero grosso
sacrificio.
Però,
volle che mentre a Roma
si compiva si
glorificava il suo benefattore e maestro,
Don Orione volle che il busto del Ven.le Don Bosco, che è nell’atrio della Casa
V053P019
della Div. Provvidenza, fosse preso e portato dai giovani in trionfo per la Casa, tra canti
di esultazione e di gioia. Indi venne trasportato in cappella e posto a destra dell’altare
tra rami di candidi gigli.
E Don Orione ci parlò poi a lungo di Don Bosco, evocando ricordi personali
commoventissimi.
E poi intonò con tutta la sua anima un
il Te Deum di ringraziamento,
e ci benedisse.
E per tre giorni Don Bosco rimase là nella nostra cara chiesuola, a destra
della Madonna, ad ascoltare la nostra preghiera e i voti nostri più ardenti perché presto
la Chiesa lo abbia ad innalzare alla gloria degli altari.
Articolo necessario incastonarvi entro il cliché di D. Bosco
¨