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[dattiloscritto]

        Gentil.mo Sig.r Cav.re Avv. Porta

        Sindaco di Novi Ligure


 Nel consiglio che si è tenuto qui, stamattina oggi quando si venne a trattare

dell’elemento che dovrebbe dar vita ed incremento al Collegio San Giorgio,

vi fu chi mi fece saviamente osservare che i soli corsi furono classici, che ora sono

a Novi, non potrebbero richiamare a Novi in codesta città che un numero

di Alunni convittori molto limitato.

 Infatti, anche prima della riforma Gentile, risultava che, da almeno un decennio,

le scuole tecniche avevano preso da per tutta Italia la Penisola un il più grande sviluppo

incremento, e il maggior numero contributo di convittori, presso tutti i collegi-convitti,

era dato dagli alunni delle tecniche o d’istituti tecnici, non solo per lo sviluppo preso

in Italia dalle industrie, ma anche perché, in generale, senza bisogno di lunghi anni

di studî, i corsi tecnici aprono le porte ad impieghi molto remunerativi e,

sovente meno vincolati. Degli alunni di scuole medie, tre su quattro frequentano

le tecniche.

 Anche oggi solo le famiglie più civili e abbienti possono indirizzare i figli

alle scuole classiche, scuole che esigono, per portare il giovane ad ad una laurea,

ben dodici e più anni di studî, forti spese e tasse assai elevate.

 I nuovi corsi complementari e integrativi poi, di recente istituzione,

non è chi non veda che vanno presto a finire.

 Essi sono già assai scaduti fin dal concetto della pubblica opinione,

e di di chi ha pratica della scuola e della vita, ond’è che più ben poche famiglie

vorranno continuare ad avviare i loro figli per dei vicoli ciechi.

 Di più, quando i genitori vogliono porre in collegio un loro figlio,

anche durante le scuole primarie elementari; preferiscono sempre quelle città o collegi

dove sanno che potranno poi tenerveli anche per le scuole medie, classiche e tecniche.

 E chi sa volesse indirizzare i figli alle all’istituto tecnico, se già sa

che questo in una città non c’è, neanche vi piazza manda il figlio per le elementari,

per non doverlo subito cambiare di collegio dopo qualche anno.

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 Avanti dunque di prendere una decisione gradirei conoscere se col prossimo anno

scolastico il Municipio di Novi avesse stabilito o intendesse mettere il I quadriennio

d’istituto tecnico, oppure se codesta onor.le amministrazione vedrebbe bene, -

qualora si addivenga al contratto del collegio San Giorgio, - che inizî l’istituto tecnico,

ammettendo alunni esterni, a maggior bene pubblico della città.

 Vorrei mettere, magari, possibilmente, il primo quadriennio per dare affidamento

alle famiglie, - secondo il numero di le domande che spero potrà poter avere, e il sussidio

che il Municipio potesse corrispondere.

 E qui sento di dover dichiarare che vedrei sempre bene che, in un domani,

detto istituto tecnico di Novi, da me iniziato o anche completato, potesse,

per i buoni uffici dell’amministrazione comunale venire regificato;

poiché capisco la necessità delle scuole private, ma, per quanto è possibile, sento il dovere

di indirizzare i giovani alle scuole pubbliche e governative, anche oggi che abbiamo

l’esame di Stato, e ciò per ragioni facili ad interdersi.

 In fatto di riforme di studî siamo ancora un po’ in una nebulosa.

 Mi è sempre gradita ogni occasione per esprimerLe la mia alta stima.

 Con ogni ossequio di lei, gentil.mo sig. Sindaco,

          dev.mo

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