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            [1927]


In memoria


 Dopo lunghe sofferenze, sopportate con la rassegnazione e la fede del cattolico,

con la forza morale del soldato italiano, moriva nella sua Villa Santa Teresa, sul Castello

di Tortona, il 17 corr., il Cav.r Giovanni Tartara, ten. Col. di Fanteria nella Riserva.

 Corona e gloria della vita è il carattere. La nobiltà poi del carattere cristiano

ed italiano, è lo splendore della nostra natura in ciò che essa ha di migliore.

 E il compianto Colonnello Tartara si mostrò sempre uomo di carattere,

sia come credente che come cittadino.

 Alto e sublime modello di probità sia nelle parole sia nei fatti, ebbe vivo

il sentimento dell’onore, e fu onesto, giusto, diritto.

 Rigido nell’adempimento del suo dovere di soldato in guerra e in pace,

ma intelligentemente buono con i subalterni, si fece apprezzare dalla cittadinanza tortonese

soprattutto per la sua fede religiosa, che egli seppe tener alta, senz’ombra di ostentazione,

con una vita cristiana, leale, pratica, senza rispetti umani.

 Terziario di S. Francesco, con scrupolosa esattezza ne osservò la sublime

costituzione e se ne onorò. nella prova del dolore, fu paziente; consapevole di morire,

offerse a Dio il sacrificio della vita per l’amore di Dio benedetto e per la conversione

dei peccatori, e a Dio chiese la grazia e la forza di ancor più patire per la purificazione

dello [suo] spirito e la salvezza delle anime.

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