V053T093 V053P123
[scritta da terzi]
Veneratissimo signore e carissimo confratello nel Signore,
Al sottoscritto, Direttore da sei anni d’Istituto privato Paterno d’istituzione maschile
in Tortona, capita un caso assai singolare, per cui si rivolge anche alla bontà
di V. S. affine di uscirne meglio a buon esito.
Il regolamento adottato in questo collegio, fiorente di circa trecento allievi
e tutti interni, dà facoltà al Superiore della casa di aprire ogni lettera che entri diretta
ai convittori o al personale interno.
Avendo stimato opportuno dover allontanare un tizio, questi, per rappresaglia,
fa citare il Superiore per violazione di sigillo epistolare, adducendo avergli il Direttore
consegnata una lettera aperta.
A provare che, anche la lettera sia stata aperta, ciò non fu per dolo
ma per diritto acquisito[1] a tutti i collegi - convitti mi sono rivolto a vari Direttori
di istituti e tutti vanno rispondendo mandanti o il regolamento con detta disposizione [2]
sottosegnata, o una dichiarazione, anche in carta semplice.
Pregherei V. S. M Rev.da, di rilasciarmi una simile dichiarazione che attesti anche
in cotesto collegio vigere tale regola [3] di poter aprire lettere, pacchi ecc.,
diretti al personale interno.
Siccome la citazione sarebbe per lunedì 12 corr. m., veda se può farmela tenere
con qualche sollecitudine.
La ringrazio vivamente, e il Signore la ricompensi della carità che vorrà usarmi.
Se ella crederà, la terrò informata, anche per sua norma, del risultato della causa.
Gradisca ossequi e ringraziamenti.
Obbl.mo servitore e fratello in G. C.
S. [4] Luigi Orione
Collegio Paterno
Tortona, 7 giugno 1899
[Fra gli autografi c’è una seconda copia di questa lettera (non autografa) [5] con le seguenti piccole varianti.
1) «diritto comune»
2) «detta regola»
3) «tale regolamento»
4) «Sac.»
5) «D. O. scrive la «d» con la stanghetta «t»: qui è sempre nella forma «t»]
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