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Tortona, il 25 marzo 1928
Sono ben lieto di poter in coscienza dichiarare che la Brugnoli Gioconda,
per tutto il periodo di tempo che rimase presso le case della Piccola Opera della Divina
Provvidenza,
(è stata un po’
brevi giorni a Tortona e poi, dall’8 genn. al 10 giugno
del
1927, fu al Piccolo Cottolengo di
Genovese a Quarto dei Mille), tenne sempre
una
condotta buonissima
condotta, e dimostrò sempre di essere
chiamata vita
voler essere religiosa.
Da
certo scritto Parlava di Credeva a certi suoi sogni o
visioni, e racconto pareva che
per
cui pareva che n. Signore la chiamasse fin da piccola a
vita interiore, una tale che non
sarebbe
ad una speciale vita e missione.
È
di buona salute, ma impedita e fors
paralizzata ad una mano, non poteva essere
molto
gran che utile alla comunità, anche perché venne qui con sua madre,
a cui era tutta
molto
tutta dedicata; e ritengo sia quella che, con la scusa della
malattia,
la
avrebbe fatta ha
indotta ad andar via.
Di
qui fu si dovette trasferire a Genova perché
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