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[Claypole]
Alla scuola di Maria
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Efficacia morale del suo culto
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Allietamoci
Esultiamo tutti nel Signore, o fratelli, e celebriamo le virtù della
Beata
Vergine
Maria, della cui gloria gioiscano gli Angeli. (e
quei nostri Cari, che già
passrono
da
questa misera vita a vita beata:) E insieme e in Lei lodiamo e
benediciamo insieme
insieme
a Cristo Signore, Figluolo di Dio!
Se
si guarda al complesso delle nostre inclinazioni morali, mi pare, o
fratelli
che
di tre virtù, abbiamo supremamente
bisogno: di umiltà, di
purezza e carità.
Agli sfrenamenti dell’orgoglio il freno dell’umiltà: a quelli del senso,
il
freno della purezza: all’egoismo lo slancio dell’amore
pur universale, della carità.
Queste
virtù (non sono esclusivamente
cristiane, ma) sono anche così umane,
così
sociali, che le impariamo,
in qualche modo, dalla natura, e,
che la società si regge
in gran parte, su quel tanto che di queste virtù c’è ancora.
Ma
l’ideale della virtù, campato in aria, ci lascia dubbiosi
o freddi, (invece,
quando
lo vediamo incarnato in una persona, allora ci convinciamo che la
virtù è è
possibile
ed un nobile fatto, e l’esempio ci attrae: allora, all’inerzia
succede l’entusiasmo
colla
sua alta operosità.)
Noi
Noi Aabbiamo
bisogno di esempi, di
esempi, di modelli.
Orbene,
o fratelli, Maria, non
è solo il dolce nome che fa vibrare le corde più riposte
del
cuore, perchè che ci investa di una
commozione soavissim è la Madre di Dio e nostra,
e la
madre che ci ha dato Gesù, la m
mentre moriva, (non solo investe di una
commozione
soavissima
perchè è la Madre delle madri nostre. Colei che tutti gli afflitti
invocano?)
ma
Maria ci ci inonda lo
il nostro spirito ma il culto ci
investe d’una commozione
soavissima
anche perchè ma Maria
(ci) porge in
se pure
il modello insuperabile d’ogni
delle virtù.
E
iIl bello ideale dell’umiltà, della purezza, e
della carità, noi lo sorprendiamo
in
Maria, e in quei fatti
che l’Evangelo con tanta sapienza ci ha tramandati.
Noi
vediamo iIn Maria attribuiamo il più perfetto ideale
di umiltà che si possa sognare e
immaginare sognare immaginare e Dante, avendo bisogno
nel Purgatorio
d’un esempio di umiltà, trascende al fatto dell’Annunciazione.
[a
lato] le impariamo da Maria
Non poteva scegliere nulla di più efficace.
Innalzava ad una dignità che nessuna superbia avrebbe potuto sognare.
Maria non perde il concetto della sua umiltà.
Al
di sopra di tutte le donne, di cui è la sola
sola sola benedetta, sovra
i Beati
e
gli Angeli, dinanzi a Gabriele, che la inchina
riverente, non dimentica il concetto di sè
di
fronte a Dio, e si chiamerà sè stessa
la serva,
l’ancella del Signore: ecce Ancilla Domini.
E quando le parole di Elisabetta le faranno sentire la sua grande dignità di Madre
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di Dio, allora il suo non sarà un senso di compiacenza, ma di ringraziamento a Dio, e il suo
pensiero s’eleverà per benedire a lui solo: Magnificat! anima mea Dominum!
Cantico sublime, in cui si sente tutto il profumo della più schietta modestia.
Onde
l’Alighieri la dirà: chiamerà
canterà ? «Umile ed alta più
che creatura»
L’impulso dell’orgoglio dovrebbe trovare un freno negli impulsi della carne.
Noi,
sentendoci così inclinati al male, o
già guasti, dovremmo esser umili;
ma
la superbia, invece d’essere un preventivo, trova nella sensualità
il la sua
più umiliante
degradazione.
suo castigo, il
demone dell’orgoglio si fa bruto. -
L’umanità,
quando allorchè
vaneggiava nella miscredenza,
s’abbandona
nella
superbia, e dilaga nel
torrente limaccioso della sensualità.
Fratelli,
quando si diradano le fila dei credenti,
e le file degli umili,
si diradano anche le fila degli onesti.
Oh le pagine di crudeltà e di dolore che ha scritto coll’effeminata
sua sfrontatezza il vizio!
Di
onestà ha estremo bisogno il mondo
la società.
Ma
chi ci darà le belle generazionei
di uomini casti? Maria, o fratelli, Maria!
Questa virtù la impariamo da Maria.
Oh lasciate che la gioventù, nell’alba rosea e fiorente della vitam guardi
alla Vergine Celeste, e da quella dolce visione tragga quel vigore che le sarà scudo
di illabetezza.
Allora
Essa la gioventù potrà
ripetere con Goffredo di Buglione: «il mio braccio è
forte,
perchè il mio cuore è puro». E la nostra
Patria, la nostra amata Patria,
avrà
un avvenire sempre più cristiano, più grande, e più
glorioso.
Chi è più illibato, più sente la bellezza, il profumo vergianle di Maria,
che passò come un angelo sopra la terra di fango.
E il suo cuore non s’è chiuso, no alla bontà, agli affetti alti e gentili.
Nel cuore di Maria arse la fiamma della carità, d’un amore puro, santo, universale.
Il suo amore lo ha dato a Dio, a quel Dio che è carità, e dinanzi al quale impallidiscono tutti gli altri amori, come al comparir del sole impallidiscono
tutte l’altre stelle.
Ai piedi della culla di Gesù, ai piedi della croce di Gesù, troviamo Maria,
Madre
di Dio, la sua vita, con
il suo cuore si conglutina
è uno tutt’uno con
la vita
e
col cuore di Cristo
Dio.
Come non sentire palpiti per lei? O lacerarare le pagine del Vangelo,
o cadere in ginocchio a venerarla.
E
in Dio ella amò di ardente amore amò
tutti gli uomini: d’un anore,
dopo quello di Cristo, che rimase, insuperato.
Lasciamo il fatto delle nozze di Cana, che rivela tutta la tenerezza di Maria,
l’amor
premuroso che strappa al figlio il primo miracolo, l’
amore delicato,
che fa il beneficio e lo nasconde, per non far sentire ai beneficati il peso della riconoscenza.
Basterà
Ma come non ricordareeremo
che per amore di noi acconsentì
a divenir Madre di Dio?
È
Che per amore di noi che
acconsentì ad immolare l’unico figlio? - Che fu più bello
ed eroico sacrificio, più che ci avesse dato se stessa.
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Oh quale scuola di vita aperse a tutte le generazioni umane Maria SS!
Veramente
una Una gran luce irradia la circonda
dalla fronte immacolata di questa
madre
che che alla missione
del figlio non frappose l’ostacolo del suo amore materno:
che ha dato il suo figliuolo unigenito alla umanità: che attraverso i dolori di tutta
la
passione di Cristo e
all’altare stesso del Crocifisso
della grande divina immolazione
sacrificio
olocausto, del grande sacrificio più che invitta
compagna, fu Correndentrice
con Lui: non gli fu più vicina che sul Calvario.
Fu povera dimenticata, negletta, - e tutte le genti la diran beata!
Son passati XX secoli, e non ottenebrarono i raggi della sua gloria.
Fu povera, dimenticata negletta: che degli oratori, dei poeti romani conobbe Maria?
Eppure ora chi ricorda quegli uomini che facevano bella la corte dei Cesari?
I buoi nell’urne degli eroi spengan la sete!
E
quale viva sorgente di grazie, di
spiritualità di consolazioni, di santità è Maria!
Quanti ai piedi di Maria trovarono conforto!
Non
avesse fatto altro il culto
la divozione a Maria - che asciugò le lacrime
di tante spose, di tanti madri, di povere fanciulle tradite, - non basterebbe per benedirla?
Oh
quanti nella tempesta delle passioni hanno ritrovata la calma: hanno
avuto la luce,
e cantiamo all’Altissimo un cantico nuovo, poichè in Maria ha fatto cose mirabili.
Deh,
ti supplichiamo, o Signore, che, celebrando noi oggi
oggi le virtù
della tua gloriosa madre e sempre Vergine Maria, ci soccorra l’augusta sua intercessione,
sì che agli splendori del suo volto camminiamo la via dell’umiltà, della purezza,
della carità.
E
Bbenedetta e degna di
venerazione sei tu, o Maria! ecco, e
noi veniamo a stringere
ai tuoi piedi, con letizia e gioia, con amore e fiducia di figli!
Salga
a te, quale odore saove, la nostra preghiera: per tutti io
m’inginocchio ti prego:
e
Vergine santissima, per tutti in modo particolare per la Piccola
Opera della Div.
Provv.za, per quanti sono gli amici e benefattori dei nostri orfanelli e dei nostri poveri.
O
Vergine Madre Signore
Vergine Madre, ricordati di noi al cospetto di Dio:
parla
al tuo Divin Figlio, supplicalo
per noi peccatori: per noi offri le tue lagrime, i
tuoi dal
o santa madre del Signore!
E
che io pianga tra le tue materne
braccia materne le mei grandi miserie:
pianga
di dolore, pianga di amore: pianga le
mie con le tue, le mie lacrime,
e tutto il mio pianto col sangue di Gesù, mio Dio e mio amore!
Che
questo tuo povero tuo
figlio, o santa Madonna della Guardeia, sia in vita, e
in morte et ultra, il pazzo della carità, l’inebriato della croce del Signore,
di Cristo crocifisso.
La
Santa Madonna ci conforti e benedica. a
tutto
E
benedetti siate tutti, o fratelli! sempre benedetti siate! x
Ave Maria!
...
la Forza, la
vita da Maria! Quante famiglie devono a Maria la salvezza dei loro
cari,
la pace, l’amore, la concordia
Quanti
xxxxx traviati, quante
anime ha voluto questa gran madre di misericordia!
Oh
lasciatemi levare
leviamo, lo sguardo e il cuore a Maria.
Lasciate (che la gioventù