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[alla Valdettaro]
Lei preghi, che poi il resto lo fa il Signore: all’anima che prega Nostro Signore
fa sempre conoscere la sua santa volontà, e si conosce in una grande tranquillità
e pace interiore.
Ho visto oggi qui dei bei rami di gigli, che erano stati posti attorno al S. Tabernacolo
nel Sepolcro. E don Sterpi mi disse che li ha mandati Vostra Signoria.
Ebbene: dacché ella mi offre di mandare per la Chiesa di Roma dei fiori,
voglia (se non costano troppo) mandarmi tutti gigli.
Voglio assiepare Gesù di gigli: Gesù, dice la S. Scrittura si pasce di gigli:
Qui pascitur inter lilia.
Le dirò di che voleva parlarle don Sterpi, poiché era io che, in una corsa fatta
a Tortona, non avendo tempo di venire, mandava lui.
Forse le farà meraviglia la cosa; ma lo faceva tutto in Domino parendomi
di fare bene.
Una distintissima famiglia, profondamente religiosa, mi aveva incaricato di fare
un passo verso Giulio, il quale [è] un parente di quella famiglia e perché assorbito
da tante occupazioni che non ho un momento da alzare la testa.
A me pareva potesse essere una via che Dio aprisse per sistemare Giulio bene.
Perdoni
la libertà. Se non altro ella mi compatisca pensando
considerando che ciô le dimostra che talora penso all’avvenire del fratello suo Giulio
e prego anche il Signore per lui.
Di nuovo: buona e santa Pasqua!
E mi abbia nel Signore e nella Madonna SS.
Dev.mo servitore
Sac. Luigi Orione servo della Divina Provv.za