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+           Pax Christi


Mio carissimo fratello in Gesù Signore,

Grazie della vostra di jeri, e dell’altra che mi avete mandata da S. Fogliano.

Dite a vostro cugino Angelo Dompè che vada subito a Sanremo,

dove già è aspettato.

Ditegli che lo vedrò là con molto affetto, e che gli voglio tanto bene.

E ditelo anche a Falchetti, che gli voglio bene nel Signore, ma tanto, si capisce.

Dite a questo nostro carissimo fratello che dia fede al pennello, e inizî la scuola

di Dio, la glorificazione di Dio nell’arte.

Perché lo amo teneramente nel Signore, gli parlo così nel nome del Signore

e gli parlo così forte, ma ditegli che prego piû forte, perché un raggio del volto

della Madonna piova su lui, e lo meni a noi, per andare tutto a Dio.

Ha il cuore troppo vasto per essere saturato dalle umane lodi; capirà poi che

non sono che miserie misere, e fumo che va qua e là: fumo, fumo.

Sarà sempre inquieto anche lui, come S. Agostino, finché non riposi pienamente

in Gesù amore.

Allora sì vivrà l’intelletto una luce senza nebbie, e il pennello sarà forte e soave

per la fede e la carità soavissima del Signore e farà forti e soavi gli uomini, e si ameranno

di più, e diranno: quanto è buono il Signore!

La nostra fraternità nel Signore concilia lo sviluppo di ciascuna individualità

col fine che ci unisce, che è la massima diffusione dell’amore di Dio.

E voglio dire che lo assicuriate che l’individualità, perché la crea Iddio che,