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+ [Tortona]
Carissimo nel Signore,
Grazia e pace da Gesù Cristo Signor nostro!
Sono
giunto stamattina e da
e vedo la tua lettera raccomandata
da Piedimonte
d’Alife,
e mi dispiace ho
dispiacere di saperti ammalato. -
Non
ho difficoltà di permetterti di fermarti ancora
fino a che tu sia pieno
ristabilito
in
salute, e anche sono
sarei anche disposto a concederti alcuni
mesi di poterti trattenere
qualche
mese fino a che, come mi dici, giunga sino all’arrivo
di tuo fratello dall’
dall’America,
sempreché sod mi
risulti che codesto Eccell.mo Vescovo non abbia difficoltà di
permetterti di rimanere sopra tutto io pregherò perché tu abbia a
perseverare nella
vocazione
e vita religiosa, alla quale Dio ti ha chiamato, e non abbia mai x
ad
ad essere un figlio disertore. -
È somma grazia che Dio ti ha fatto, traendoti fuori dal caos del mondo, e mettendoti
al
sicuro da tanti inganni: la vocazione religiosa, ha xx
detto S. Alfonso,
è il piû gran benefizio di Dio, dopo il santo battesimo.
Ora
Chi ha posto mano all’aratro non si volga indietro.
Prega
la Madonna, o figlio mio, e affronta con generosità
verso fortezza d’animo
Gesù
la battaglia, e non cedere alla tentazione.
Per
vincere ad esser è
necessario pregare ascoltare chi vuole il vero bene
della
tua anima, ad esser è
necessario pensare alla giudi
morte e al giudizio di Dio
ed essere generoso con Gesù Cristo.