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+          Anime e Anime !

           [1909 - 12]


Caro sig.r Prevosto e amico,


Tutto ciò che ella, sig.r Prevosto, mi dice nella sua mi fa grande pena,

poiché, anche di lontano, sento di amare sempre di grande affetto la nostra cara diocesi.

Non posso fare quanto lei mi suggerisce, per ragioni che ella comprenderà,

poiché già ne scrissi in extenso a don Ravazzano, e là suggerî tutto ciò che mi parve

di meglio e di pratico: non c’è altra via, caro sig.r Prevosto, creda a me.

E, a quanto dissi all’economo, aggiungo che sento di non dovermi più

affatto occupare di quanto avviene in diocesi.

A parte altri motivi, per cui non crederei conveniente per me.

Giâ ormai così soffocato dal lavoro qui, e così lontano che non potrei occupare

e tanto piû che ormai sono davvero extraneus fratribus meis

et peregrinus filiis matris meae.