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Nobilissima signora,
Questi
p Quando viveva il Suo
il signor Marziano, suo degno consorte, egli ogni
tanto si ricordava di questi poveri fanciulli e orfani da me raccolti, e la sua carità veniva
come
rug l’aiuto benedetto
che Dio il Signore
mandava a mezzo di quell’anima
veramente generosa.
Ora piû di una volta, trovandomi stretto da urgenti necessità, mi venne in pensiero
di
scrivere alla Signoria Vostra, che anche
già si degnò ricordare i figli della Provvidenza;
quando
ma sempre me ne trattenni.
Stamattina
però appunto, nel dire
la Messa, e ric nel fare
nel
fare il Memento pei benefattori defunti,
giunto al Suo
nome di Suo Marito, pensai
mi
sono ricordato che domani sarebbe
è il suo onomastico: il primo onomastico dunque dacché il Signore
lo ha chiamato a sé, per dargli la ricompensa del bene
che ha fatto tante volte a questi fanciulli e al povero Don Orione.
Ebbene, signora, permetta che, a nome mio e di questi umili piccoli beneficati,
io
venga a dirle con cuore
animo grato che domani, San Marziano, nella
nostra Cappella
noi
qui nella sua Tortona, nella città dove egli è nato, ove egli
riposa xxx
nella
pace di Cristo, diremoò
una la Messa per Lui, e
i giovanetti miei
fanciulli faranno
per
Lui l’anima sua la S.
Comunione e pregheranno
anche per lei, signora,
che
Dio perché che La
consoli e Le nel suo
dolore e benedica nei suoi cari
figliuoli.