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[Riguardo a sacerdoti lapsi, a Blandini di Noto]
[1 - 7 - 1899]
Eccellenza di consolazioni e di conforti.
Ringrazio per la premura che vi siete preso per la mia salute,
l’altro jeri quando ho scritto era un po’ stanco, - ma sto bene,
il Signore mi tratta troppo bene.
VI Quel povero prete che venne meno ai santi voti ed ora vuol tornare a Dio,
sono disposto ad accoglierlo quassù, venga pure quando crede: - lo collocheremo
in qualche Casa o di Torino o in quella di Vercelli.
Il Signore vuol molto bene a questi nostri fratelli che ritornano!
VII In Convitto di Noto c’è qualcuno che non fa tutto quello che la Divina
Provvidenza pare aspetti da Lui, - pel venturo anno converrà cambiare qualche individuo
che costì non è bene a suo posto.
VIII Il Chierico Rametta, di salute assai debole, a detta dei compagni suoi,
non
è mai stato sì bene come qui, - tuttavia da qualche tempo
cinque o sei [mesi] veramente
ammalato, lo farò rimpatriare al più presto anche per soddisfare ai vivi desiderî
della famiglia che giornalmente da un mese insiste di volerlo a casa.
Di condotta non è cattivo, inferocisce quando si adira, poi gli passa.
Qui pativa più che tutto di nostalgia, e un po’ di ambizione.
Negli studi, poveretto, non riusciva affatto; - fin qui non ha mai potuto ottenere
la sufficienza del 6.
Fatto
prete non sarà un bravo prete
cattivo tutt’insieme, - sarà
forse anche un po’
taccagno
e le sue sba leggero di
testa, ma le sue mancanze non potranno essere passeggiere
gravi,
perché sente orrore al male perché e non ci può stare e poi e
sovrattutto perché ed
è
anima
che prega.
IX
I fratelli Guarino. Il primo regolare
torna a casa per indifferenza di carattere
e
mancanza di vocazione. Qui ha vestito
l’abito, non lo
Non
ci fu verso di vederlo applicarsi agli studj:
col pensiero di dover pregare
rendersi fra poco militare, ci fece l’indolente in tutto il senso della parola.
Ha tendenza forse per le lettere, nulla affatto per la filosofia.