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Onorevole sig.r. deputato,

Ho ricevuto il suo biglietto con gli augurî che se mi giunsero rincoro

quanto essi mi siano giunti graditi, non le so dire, le confesso per altro che rimasi

come mortificato, poiché a me toccava, e da un buon pezzo, farmi vivo con lei

dopo tante sue cortesie.

Quel Sacerdote non Io ho anche promesso alla sua gentilissima signora

un libro di pietà, quando fui a Pontecurone, e lo spedi invio di qui,

chiedendo mille scuse pel ritardo.

Anche Sua Maestà la Regina Madre ne volle copia.

è È un libro che non predica nulla di nuovo nella sostanza della religione,

ma la religione è data senza quelle forme molte volte banali che fanno tanto male

agli spiriti intelligenti.

Venendo a Roma, passerò a farle visita, ma intanto La prego lei Sig.r Comm.re

Onorevole, e la eletta sua signora di gradire i voti e la preghiera che alzo di cuore a Dio,

perché li conservi lunghi e felici anni alla riconoscenza mia e di tutti i miei sacerdoti

e orfanelli. -