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Caro sig.r canonico,


Grazia e pace da Nostro Signore!

Ho ricevuto la sua gradita lettera, e cercherò di fare farò quanto mi sarà possibile

per accontentarla.

Domani sera cominciano gli Esercizî Sp.li a Villa Moffa. - Ella potrebbe mandarvi

un assistente e quel giovane alto dei pî studenti; che se poi ne avesse da aggiungere

qualche altro, faccia pure in Domino.

Ora vengo a pregarla d’una carità.

Il giovane, latore della presente, che ella ha, certo, conosciuto qui, in altro abito, si si

mi diede molti il più grande dolore.

Qui non può piû stare neanche un giorno di più neppure in abito secolare.

Come ella comprendere, egli non può avere nessun incarico né coabitare

può ritenersi a lungo dove sono fanciulli. Come vede, Le parlo chiaro: non devo