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           [Tortona 15 - 1 - 927]


Rispondere che ben volentieri lo accoglierei, ma non ho un vero Istituto di ciechi, -

alla bensì una Casa di carità e di ricovero a Quarto dei Mille,

detta il Piccolo Cottolengo. -

Per ammetterlo ammettere il suo raccomandato devo essere assicurato

I sulla sua buona condotta e morale e e docilità di carattere, sulla sua vita morale

e cristiana, poiché i ciechi non sono di frequente di difficile accontentatura, molto esigenti

e insofferenti.

II ten Devo conoscere il motivo per cui non è rimasto all’Istituto di Roma;

III Il vitto e trattamento è da Casa di ricovero, non da Istituto propriamente di ciechi,

perché ci sono anche molti altri infelici, e si dà molta parte del tempo

alle pratiche della religione.

IV Desidero conoscere se sa fare qualche lavoro, e quale.

V Bisognerebbe si portasse il corredo personale; nonché biancheria e coperte

pel letto, nonché col relativo materasso, - oppure L. 500, se non porta effetti letterecci.

VI Il mensile di L. 150 - non è sufficiente, dato il caro-vita, ma occorrono

almeno L. 200.

VII Le spese pel bucato e rammendatura di abiti e scarpe, visita medica ordinaria,

dato il caso pietoso, sono ridotte a L. 20 mensili.

VIII Le visite mediche straordinarie e i medicinali, restano a carico del giovane

o di chi lo affida.

IX I Superiori dell’Istituto si tengono liberi di allontanarlo qualora egl il giovane

non si diportasse bene o non stesse alle Reg alle disposizioni interne della Casa. -

Ossequi -